Al-Qaeda sta cercando di reclutare i combattenti del Daesh. Sarebbe da considerarsi concorrenza sleale, se volessimo farci un sorriso. Invece la cosa è molto seria. Perché si tratta di gente molto ben addestrata, priva di scrupoli, abituata ad andare giù pesante (pensiamo al pilota giordano bruciato in una gabbia, alle decapitazioni…), pronta a “riciclarsi” laddove ce ne sia bisogno. Aderire ad al-Qaeda significa aderire ad un brand importante, riconosciuto a livello planetario. Questo a dimostrazione che le appartenenze, per quanto possano avere una parvenza di ideologico, in realtà vengono tranquillamente immolate sull’altare dell’opportunismo.
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 21 gennaio 2018