«C’è un posto sulla terra dove ogni giorno, in media, oltre 5.000 persone devono fuggire dalle loro case. C’è un Paese in cui quasi la metà di tutti i bambini piccoli sta morendo di fame. Conosci questi posti? Se la risposta è “no”, non sei il solo». Laurie Lee, segretaria generale Care International, introduce così il rapporto “Suffering in Silence” nel quale la Ong enumera i 10 Paesi di cui si è parlato meno nei media nel 2017. Sono le cosiddette “crisi dimenticate”. In merito alla Corea del Nord, per esempio, si parla solo di questioni nucleari, mai della situazione umanitaria: 18 milioni di persone, ovvero il 70% della popolazione – secondo l’Onu – sono in situazioni di insicurezza alimentare. Dell’Eritrea si sa che ogni tanto qualche eritreiano affoga nel Mediterraneo. Non si sa invece che, a causa della siccità, la mancanza di cibo e la scarsità d’acqua sono problemi in aggravamento. Nel Burundi i disordini politici hanno costretto 400mila persone a fuggire. In Sudan, dopo 13 anni di conflitto, quasi 5 milioni di persone sono ai margini della sopravvivenza. Nella Repubblica del Congo quasi 2 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta. In Mali l’insicurezza persiste e impedisce lo sviluppo. Considerata la tempesta più potente degli ultimi anni, poco si sa di Typhhon Doksuri, che ha colpito il Vietnam nel 2017, lasciando centinaia di persone senza casa e mettendo in ginocchio l’agricoltura. La violenza di Boko Haram domina la regione del lago Chad Basin (Camerun settentrionale, Ciad occidentale, Niger sud-orientale e Nigeria nord-orientale). Nella Repubblica Centrafricana, a causa degli scontri politici, 2 milioni e mezzo di persone hanno bisogno di aiuti alimentari. Nel marzo 2017 il Perù è stato colpito dalla peggior alluvione degli ultimi vent’anni. Inondazioni e frane hanno ucciso 150 persone, private a migliaia della casa e provocato danni per tre miliardi di dollari. Va sottolineato che molti dei Paesi che vivono grandi crisi sono africani, e anche che alle guerre sempre più si va aggiungendo il fattore climatico. Aumentano siccità, inondazioni, causate dal riscaldamento globale e dall’innalzamento dei mari. Verrà un tempo non molto lontano in cui molte aree della terra non potranno più essere abitate. E intere popolazioni dovranno spostarsi.
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 31 gennaio 2018