Le stime dell’organizzazione non profit Ecpat (End Child Prostitution in Asia Tourism) relative al turismo sessuale fanno riflettere. Ogni anno un milione di persone si reca in Paesi poveri per adescare bambini e adolescenti in cambio di pochi euro. Il giro d’affari, controllato dalle grandi organizzazioni criminali, è enorme, stimato nel mondo intorno ai 5 miliardi di dollari all’anno. E l’Italia sarebbe il Paese da cui parte il numero maggiore di questi “turisti”. Le mete preferite sono Kenya, Santo Domingo, Colombia, Brasile; in calo la Thailandia perché i controlli si sono fatti più severi. Anche le donne non disdegnano il sesso a pagamento dei Paesi in via di sviluppo, ma prediligono gli adolescenti ai bambini. La campagna sociale Stop Sexual Tourism, lanciata dall’associazione culturale Fiori d’Acciaio insieme a Mete Onlus, prevede l’affissione di un manifesto in 57 aeroporti per denunciare la situazione e sensibilizzare.
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 31 gennaio 2018