Giordania in mezzo alle “tempeste” del Medio Oriente – Jordan in the midst of the “storms” of the Middle East – الأردن في خضم عواصف الشرق الأوسط

La Giordania ha ricevuto dagli Usa 150 veicoli corazzati da utilizzare in combattimento e per la difesa delle frontiere, mezzi resistenti agli attacchi nucleari, biologici e chimici. Questo nell’ambito degli aiuti militari annuali che Washington fornisce al fedele alleato mediorientale. Al momento la Giordania non partecipa direttamente a conflitti, però è posizionata in mezzo “alle tempeste”. Quand’ero lì quest’estate, a nord, nella zona di Mafraq, arrivava il rimbombo dei colpi sparati in Siria. Poi si scende verso sud, lasciando sulla destra Gaza, e si arriva al mar Rosso, area per gli appassionati di snorkeling, ma oltre c’è il Sinai, in mano a gruppi terroristici. E ad Amman, in capitale, tutto tranquillo? Si rileva nel cielo un bel po’ di traffico aereo militare: pattugliamenti, osservazioni e addestramenti sono all’ordine del giorno. Non dimentichiamo che una quindicina di chilometri a nord di Amman c’è la base militare King Abdullah II Special Operations Training Center, più nota con l’acronimo Kasotc. Lì, con il supporto della Nato, sono stati addestrati molti dei soldati iracheni che hanno combattuto Daesh a Mosul. Adesso la paura è che una Siria “satellite iraniano” possa far innescare il conflitto con Israele.

© 2018  – Romina Gobbo – Facebook 19 febbraio 2018

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