Articoli con tag: Assad

Fra i nemici della Siria c’è anche l’informazione – There is also information among the enemies of Syria
La minacciata guerra mondiale ha scatenato l’analista che è in ognuno di noi. Le opinioni si sprecano. Ovunque spuntano leader mancati; quelli che se avessero avuto le leve del potere, la guerra si sarebbe risolta subito. Potevo io esimermi? Ma

Fra i nemici della Siria c’è anche l’informazione – There is also information among the enemies of Syria
La minacciata guerra mondiale ha scatenato l’analista che è in ognuno di noi. Le opinioni si sprecano. Ovunque spuntano leader mancati; quelli che se avessero avuto le leve del potere, la guerra si sarebbe risolta subito. Potevo io esimermi? Ma

Siria “una guerra contro gli esseri umani”. intervista ad Allaa Eddin Roumieh
Altre 125 persone stanno arrivando in Italia (un volo il 27 febbraio e uno il 3 marzo), grazie ai “Corridoi umanitari”, frutto di un Protocollo d’intesa, firmato tra gli enti promotori (che sono anche i finanziatori), cioè Comunità Sant’Egidio, Tavola

Siria “una guerra contro gli esseri umani”. intervista ad Allaa Eddin Roumieh
Altre 125 persone stanno arrivando in Italia (un volo il 27 febbraio e uno il 3 marzo), grazie ai “Corridoi umanitari”, frutto di un Protocollo d’intesa, firmato tra gli enti promotori (che sono anche i finanziatori), cioè Comunità Sant’Egidio, Tavola

Siria. Qualcuno scopre ora che sotto le bombe muoiono donne e bambini
Allora, fine settimana, tempo di riassunti. La liberazione di Aleppo sta “squilibrando” chi finora aveva parteggiato per Assad. Perché si sono accorti che Assad non è esattamente un “buono”, che ha fatto sparire un po’ di gente, che le sue

Siria. Qualcuno scopre ora che sotto le bombe muoiono donne e bambini
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Da qualche parte nel mondo ci sarà sempre una Siria che fa gola
Dunque ricapitoliamo, ieri sono ricominciati i colloqui a Ginevra che dovrebbero portare alla soluzione della guerra siriana. Ma sembra che “stentino a decollare”. Sarò banale, ma i colloqui decollerebbero se ci fosse la volontà di farli decollare. Questo significa che

Da qualche parte nel mondo ci sarà sempre una Siria che fa gola
Dunque ricapitoliamo, ieri sono ricominciati i colloqui a Ginevra che dovrebbero portare alla soluzione della guerra siriana. Ma sembra che “stentino a decollare”. Sarò banale, ma i colloqui decollerebbero se ci fosse la volontà di farli decollare. Questo significa che
Parolin “bacchetta” i leader religiosi
«Non è una guerra tra cristiani e musulmani, è una violazione dei diritti umani». Questa la vicenda Iraq nelle parole del segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin. L’Is, il cosiddetto “Stato islamico” è stato infatti uno dei temi più importanti
Parolin “bacchetta” i leader religiosi
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Guerra sì, ma non troppo
Guerra sì, ma non troppo. Perché, se da un lato è necessario contenere le spese e proseguire con la politica di disimpegno in Medio Oriente (iniziata con il ritiro delle truppe dall’Iraq), dall’altro, non si può non reagire alla decapitazione
Guerra sì, ma non troppo
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Il califfato non sopravviverà
«Il califfato in Iraq/Siria non sopravviverà perché non lo vogliono gli stessi musulmani. Non lo vuole l’Iran e neppure l’Arabia Saudita; due centri di potere forti che si guardano in cagnesco bastano e avanzano. Soprattutto perl’Arabia Saudita è una sfida,
Il califfato non sopravviverà
«Il califfato in Iraq/Siria non sopravviverà perché non lo vogliono gli stessi musulmani. Non lo vuole l’Iran e neppure l’Arabia Saudita; due centri di potere forti che si guardano in cagnesco bastano e avanzano. Soprattutto perl’Arabia Saudita è una sfida,
15 marzo 2011: una data cruciale per la Siria
15 marzo 2011, una data cruciale per la Siria. Tre anni dall’inizio di un conflitto, che ha già lasciato sul terreno oltre 140mila morti. Due ospedali su tre, sono distrutti o inservibili, crollano le vaccinazioni, 80mila bambini sono affetti da
15 marzo 2011: una data cruciale per la Siria
15 marzo 2011, una data cruciale per la Siria. Tre anni dall’inizio di un conflitto, che ha già lasciato sul terreno oltre 140mila morti. Due ospedali su tre, sono distrutti o inservibili, crollano le vaccinazioni, 80mila bambini sono affetti da
Qualsiasi cosa, purché finisca!
«Il popolo siriano vuole la fine del regime di Assad». Non ha dubbi A., 55 anni, di Damasco, in Italia dagli anni ’80. L’anonimato è d’obbligo perché alcuni suoi familiari sono ancora nella capitale siriana, da dove è difficilissimo uscire.
Qualsiasi cosa, purché finisca!
«Il popolo siriano vuole la fine del regime di Assad». Non ha dubbi A., 55 anni, di Damasco, in Italia dagli anni ’80. L’anonimato è d’obbligo perché alcuni suoi familiari sono ancora nella capitale siriana, da dove è difficilissimo uscire.
Rischio reazione a catena
Raccontare la Siria oggi è maledettamente complicato. Perché non c’è un nemico da una parte e un fronte di opposizione dall’altra; le parti in causa si sono moltiplicate. Le linee di scontro si sono intrecciate e sovrapposte; si sono aggiunte
Rischio reazione a catena
Raccontare la Siria oggi è maledettamente complicato. Perché non c’è un nemico da una parte e un fronte di opposizione dall’altra; le parti in causa si sono moltiplicate. Le linee di scontro si sono intrecciate e sovrapposte; si sono aggiunte