Articoli con tag: Hamas

Trump, Gerusalemme e l’ora della collera di Hamas – Trump, Jerusalem and the hour of the Hamas rage – القدس وساعة غضب حماس

Il presidente Donald Trump dichiara che gli Stati Uniti riconoscono Gerusalemme “capitale di Israele”, e annuncia il trasferimento dell’ambasciata americana da Tel Aviv alla “Città Santa”, così come aveva anticipato in campagna elettorale. Lo fa quando ricorrono i trent’anni di

Trump, Gerusalemme e l’ora della collera di Hamas – Trump, Jerusalem and the hour of the Hamas rage – القدس وساعة غضب حماس

Il presidente Donald Trump dichiara che gli Stati Uniti riconoscono Gerusalemme “capitale di Israele”, e annuncia il trasferimento dell’ambasciata americana da Tel Aviv alla “Città Santa”, così come aveva anticipato in campagna elettorale. Lo fa quando ricorrono i trent’anni di

“Il sangue chiama sangue” – Quel messaggio eschileo (purtroppo) sempre attuale

Non c’è pace per la Terra Santa. È tornato l’incubo peggiore per gli ebrei israeliani. Il terrorismo. Quello che mette le famiglie nella condizione di mandare a scuola i figli in autobus diversi, perché in caso di attentato, uno dei

“Il sangue chiama sangue” – Quel messaggio eschileo (purtroppo) sempre attuale

Non c’è pace per la Terra Santa. È tornato l’incubo peggiore per gli ebrei israeliani. Il terrorismo. Quello che mette le famiglie nella condizione di mandare a scuola i figli in autobus diversi, perché in caso di attentato, uno dei

Gaza. È un massacro!

Husam Ibrahim Najjar, 14 anni; Hijaziyya Hamed al-Hilo, 80 anni, Moussa Shehda Moanner, 60. E poi Wasim, Shuhaibar Afnan, tutti di 8 anni. L’elenco potrebbe continuare a lungo, perché sono ormai più di 600 le vittime palestinesi dall’8 luglio 2014,

Gaza. È un massacro!

Husam Ibrahim Najjar, 14 anni; Hijaziyya Hamed al-Hilo, 80 anni, Moussa Shehda Moanner, 60. E poi Wasim, Shuhaibar Afnan, tutti di 8 anni. L’elenco potrebbe continuare a lungo, perché sono ormai più di 600 le vittime palestinesi dall’8 luglio 2014,

Ricciardi (EducAid): “Su Gaza una punizione collettiva”

Centoventuno morti, di cui il 77 per cento civili (21 sono bambini), 924 feriti, di cui almeno 500 gravissimi, 512 case completamente distrutte, così come 7 moschee, 25 edifici pubblici, 25 cooperative agricole, 7 centri educativi; danneggiati un ospedale, tre

Ricciardi (EducAid): “Su Gaza una punizione collettiva”

Centoventuno morti, di cui il 77 per cento civili (21 sono bambini), 924 feriti, di cui almeno 500 gravissimi, 512 case completamente distrutte, così come 7 moschee, 25 edifici pubblici, 25 cooperative agricole, 7 centri educativi; danneggiati un ospedale, tre

Violenza senza via d’uscita

  «Cresce la paura della reazione. Viviamo dentro un ciclo di violenza che dura da decine di anni e temiamo il prezzo che il popolo palestinese forse pagherà»: così padre David Neuhaus, SJ, vicario patriarcale per i cattolici di lingua

Violenza senza via d’uscita

  «Cresce la paura della reazione. Viviamo dentro un ciclo di violenza che dura da decine di anni e temiamo il prezzo che il popolo palestinese forse pagherà»: così padre David Neuhaus, SJ, vicario patriarcale per i cattolici di lingua

Pellegrini con Francesco. Il Papa parlerà del Cremisan

«Papa Francesco non potrà non parlare del Cremisan». Ne è convinto padre Ibrahim Shomali, parroco di Beit Jala, in Palestina, che al Papa ha presentato un appello per salvare quella parte di terra palestinese, che rischia di essere inglobata da

Pellegrini con Francesco. Il Papa parlerà del Cremisan

«Papa Francesco non potrà non parlare del Cremisan». Ne è convinto padre Ibrahim Shomali, parroco di Beit Jala, in Palestina, che al Papa ha presentato un appello per salvare quella parte di terra palestinese, che rischia di essere inglobata da

Pellegrini con Francesco. O saremo insieme, o non saremo più

«Sono nato nel 1954 a San Polo di Piave (Treviso) e sono venuto qui da seminarista, poi, nel 1969, sono stato ordinato sacerdote. Ho avuto anche altre esperienze, ma la Terra Santa è nel mio cuore, sono naturalizzato qui, figlio

Pellegrini con Francesco. O saremo insieme, o non saremo più

«Sono nato nel 1954 a San Polo di Piave (Treviso) e sono venuto qui da seminarista, poi, nel 1969, sono stato ordinato sacerdote. Ho avuto anche altre esperienze, ma la Terra Santa è nel mio cuore, sono naturalizzato qui, figlio