Teatro San Miniato. La Pira, sindaco d’altri tempi

Cos’ha da dire la vicenda biografica di un politico della Prima Repubblica agli uomini di oggi? Parte da questo interrogativo il lavoro del drammaturgo Riccardo Favaro, da cui è scaturito il Dramma industriale (Firenze, 1953), rappresentazione centrale della 77esima Festa del Teatro di San Miniato (Pisa). Protagonista di questa prima nazionale – prodotta da Elsinar Centro di Produzione Teatrale, Fondazione Teatro della Toscana e Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato – è Giorgio La Pira, sindaco di Firenze dal 1951 al 1957 e dal 1961 al 1965, già tra i padri costituenti, nonché deputato e sottosegretario al ministero del Lavoro per volere di Alcide De Gasperi.

In scena dal 22 al 26 luglio nella suggestiva piazza del Duomo, «lo spettacolo, però, non è un ritratto di La Pira – spiega il regista Giovanni Ortoleva -, bensì un affresco, dove vari personaggi interagiscono, ognuno portando le proprie ragioni. Tutte valide, ma c’è un bene altro. E a quel bene altro la politica deve fare riferimento».

La vicenda si rifà alla crisi dell’azienda metalmeccanica fiorentina Pignone, quando duemila operai scioperarono contro la paventata chiusura. Il sindaco La Pira chiese ai politici e ai vescovi di mediare con la proprietà. Non trovando ascolto, si rivolse all’allora presidente dell’Eni, Enrico Mattei, affinché acquisisse la fabbrica. Questo, dunque, il fatto, la cui narrazione, quasi surreale tra monologhi, dialoghi reali e assurdi, telefonate vere e sognate, lettere, interviste, alzate di voce e turbamenti, si snoda in un tempo indefinito. Ma lo spettacolo parla anche di ideali, di sogni, di amore, di un “invisibile” che per La Pira – dal 2018 Servo di Dio – è racchiuso nel Vangelo, di cui egli si sentiva “un testimone”. Nonostante la sofferenza per le accuse di comunismo che gli pervengono da ambienti democristiani, La Pira persevera. Mattei accetta. I posti di lavoro sono salvi. Il pubblico applaude, premiando una coerenza ormai d’altri tempi, e la performance di cinque attori bravissimi.

© 2023 Romina Gobbo – credits foto Danilo Puccioni

pubblicato su Famiglia Cristiana – n. 31 – anno XCIII – domenica 30 luglio 2023 – pag. 92

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