Oggi le elezioni legislative con la nuova Costituzione
L’Italia guarda con grande interesse alle elezioni legislative che si svolgono oggi in Uzbekistan. Tanto che, fra i 500 osservatori internazionali, è
presente anche una delegazione italiana guidata dal deputato Eugenio Zoffili. Ma sono tanti i legami fra il Belpaese e lo Stato dell’Asia centrale. Innanzitutto, ci collochiamo al quarto posto per intercambio tra i Paesi dell’Unione europea. La cooperazione commerciale è in continua espansione, dal settore bancario-finanziario a quello ingegneristico, dal settore chimico a quello metallurgico, dall’industria leggera al settore
energetico, fino al tessile e all’agricolo. Senza dimenticare la collaborazione universitaria che, con il Politecnico di Torino risale al 2009, all’epoca della presidenza Karimov. Mentre il fascino e la sontuosità delle madrase di Samarcanda e Bukhara, patrimonio dell’Umanità per l’Unesco,
attirano sempre più italiani favoriti dalla non necessità di visto. La visita nel novembre 2023 in Uzbekistan da parte del presidente Mattarella, seguita da quella dell’attuale presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev, in Italia lo scorso giugno, ha reso i rapporti tra i due Paesi ancora più saldi.
Mirziyoyev, in carica dal 2016, ha aperto agli investimenti stranieri, e avviato riforme sociali ed economiche, deciso a portare a termine la transizione dall’economia socialista a quella di mercato. Sul fronte interno, ha aperto spazi di dialogo con la popolazione. Ad esempio, attraverso la piattaforma online «Uzbekistan 2030 strategy», la cittadinanza viene informata sulle leggi in discussione. Le persone possono inviare consigli, pareri, suggerimenti, e partecipare così direttamente al processo decisionale. Per quanto riguarda, invece, la politica estera, anche se indipendente dal 1991 a seguito del collasso dell’Unione Sovietica, l’Uzbekistan mantiene stretti rapporti con la Russia, ma in un quadro ampio di relazioni diplomatiche, che vanno dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Unione Europea alla Turchia. Area di cooperazione privilegiata è naturalmente quella «regionale», che comprende Kazakistan, Turkmenistan, Kirghizistan, Tagikistan.
Queste elezioni sono le prime da quando è in vigore la nuova Costituzione, approvata con un referendum ad aprile 2023, che ha allargato i poteri dell’assemblea legislativa. Essa, inoltre, stabilisce che i partiti debbano avere il 40% di donne fra i propri candidati. Pertanto già a queste elezioni, il 44,7% dei 391 candidati nominati dai partiti politici sono donne. I candidati sono espressione dei cinque partiti del Paese: il partito liberal-democratico (O’Zlidep), del presidente Mirziyoyev; il partito democratico del Rinnovamento Nazionale (Milliy Tiklanish); il partito ecologista (Oep); il partito democratico popolare (Xdop); il partito social-democratico della giustizia (Adolat). Oltre al rinnovo del Parlamento, composto da 150 membri, saranno eletti anche i deputati dei 12 consigli regionali, dei 208 consigli distrettuali e del consiglio comunale di Tashkent. Per la prima volta viene utilizzato un metodo misto che unisce maggioritario e proporzionale: 75 deputati saranno eletti con voti maggioritari, gli altri 75 su base proporzionale. Il Senato sarà operativo con 65 membri, di cui quattro per ogni distretto amministrativo e nove scelti dal presidente della Repubblica. Agli elettori vanno due schede: una per scegliere il partito, l’altra per il candidato. I partiti dovranno ottenere almeno il 7% delle preferenze per avere diritto a seggi in Parlamento.
© 2024 Romina Gobbo
pubblicato sul Giornale di Brescia – domenica 27 ottobre 2024 – pag. 7
Didascalia: Romina in Uzbekistan davanti a una madrasa


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