Il focus di oggi nella Capitale sarà il Piano Mattei. Il governo italiano ospita a Villa Doria Pamphilj, la conferenza internazionale, «The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: A Common effort with the African Continent», copresieduta dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Intervengono rappresentanti dell’Unione Africana, di alcuni Stati – Angola, Zambia, Repubblica Democratica del Congo, Tanzania -, i vertici delle principali istituzioni finanziarie multilaterali come la Banca Mondiale e la Banca Africana di Sviluppo. Saranno illustrati alcuni dei progetti in cantiere, e anche gli strumenti finanziari di riferimento, tra cui il Fondo multi-finanziario con la Banca Africana di Sviluppo e la possibilità di accordi di cofinanziamento con la Banca Mondiale, così da catalizzare risorse internazionali. Poiché un pilastro del Piano Mattei è la transizione verde, un ruolo importante spetta al Fondo Clima. A questo proposito, si entrerà nel dettaglio, il 25 giugno, alla Camera dei Deputati, nell’ambito dell’evento «A Green Mattei Plan for Development, Peace and Security». L’approfondimento sarà sul ruolo della transizione climatica come leva per la pace, sullo sviluppo di filiere di materie prime critiche, sulla produzione di energia pulita, sul rafforzamento delle interconnessioni infrastrutturali tra Mediterraneo e Africa. Grazie anche al coinvolgimento del Global Getaway, l’iniziativa
europea da 300 miliardi di euro volta a promuovere investimenti, lo scorso gennaio i Paesi interessati dal Piano sono saliti da 9 a 14 (Algeria, Angola, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Mauritania, Marocco, Mozambico, Senegal, Tanzania e Tunisia).
In sinergia con la Commissione dell’Unione Africana sull’intelligenza artificiale e con i 14 Paesi africani coinvolti, oggi a Roma, nella sede del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), viene anche inaugurato l’AI Hub for Sustainable Development, promosso – nell’ambito della
Presidenza italiana del G7 – dallo stesso Unpd e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). «L’AI Hub è la risposta concreta e strategica dell’Italia alla sfida dell’innovazione globale – afferma il ministro del Mimit, Adolfo Urso -. L’obiettivo è accelerare la crescita industriale
sostenibile in Africa attraverso l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale, facendo leva sul settore privato come motore di sviluppo. Accordi
si stanno concludendo con colossi globali come Microsoft, Cisco (azienda multinazionale statunitense specializzata nella fornitura di apparati di
networking), Cassava Technologies (piattaforma panafricana di Communications Technology) e Cineca (Consorzio interuniversitario italiano).
Intendiamo sostenere, entro tre anni, circa 500mila startup locali, realizzando progetti concreti per agevolare l’accesso alla capacità di calcolo, potenziare le infrastrutture locali e supportare lo sviluppo delle competenze tecnico-specialistiche, in settori come l’energia, l’agricoltura, la finanza, la salute, l’istruzione». «Questa piattaforma dimostra il potere della collaborazione, dove le priorità africane plasmano ogni aspetto dei programmi dell’AI Hub, progettati per evolversi con il cambiamento delle loro esigenze e con l’emergere di nuove opportunità. Vogliamo costruire un ecosistema solido in cui gli innovatori africani guidino la propria agenda di sviluppo attraverso un’intelligenza artificiale responsabile che porti
benefici a tutti», conclude Robert Opp, direttore ad interim dell’AI Hub. Anche quanto emerso in questi incontri farà parte della Relazione annuale sul Piano Mattei che dovrà essere trasmessa al Parlamento entro il 30 giugno.
© 2025 Romina Gobbo
pubblicato sul Giornale di Brescia – 20 giugno 2025 – pag. 7
https://www.giornaledibrescia.it/opinioni/piano-mattei-meloni-von-der-leyen-africa-f14ol86t


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