Agricoltura e pesca contro la fame: la nuova cooperazione Italia-Etiopia

Durante il Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari, che si è tenuto a fine luglio nella capitale Addis Abeba, Giorgia Meloni e il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali hanno discusso sulle conseguenze dell’impossibilità di accesso al cibo

«Colloqui produttivi». Ha descritto così il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali il risultato delle questioni bilaterali e multilaterali discusse nell’ambito del Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari (Unfss+4), che si è tenuto a fine luglio nella capitale Addis Abeba. La tre giorni di incontri ha visto oltre 3.000 partecipanti da governi, organizzazioni internazionali, società civile e settore privato che hanno fatto il punto sulle «conseguenze devastanti» dell’impossibilità di accesso al cibo. Il programma ha incluso anche visite ad aziende e cooperative agricole locali, a vivai, eventi tematici di alto livello, ed esposizioni artistiche e culturali.

Nell’occasione, i ministri dell’Agricoltura dei rispettivi Paesi – Francesco Lollobrigida per l’Italia e Girma Amente per l’Etiopia – hanno firmato un Memorandum d’intesa sulla cooperazione nei settori dell’agricoltura, della pesca e della trasformazione alimentare tra Italia ed Etiopia. Il documento, con validità quinquennale e possibilità di rinnovo automatico, rafforza la collaborazione nell’ambito del Piano Mattei; sarà gestito da un Comitato congiunto Italia-Etiopia, con il compito di proporre iniziative, avviarle e tenerle monitorate.

Un piano d’azione concreto era stato auspicato dalla vice segretaria generale dell’Onu, Amina J. Mohammed nel suo discorso di chiusura del vertice: «I governi traducano gli impegni politici in azioni concrete e inclusione sociale», perché «ogni persona al mondo ha diritto a un’alimentazione accessibile, sicura, nutriente e sostenibile». Aveva anche evidenziato delle priorità: la mobilitazione di capitali attraverso il coinvolgimento di banche multilaterali e istituzioni finanziarie internazionali; la valorizzazione del ruolo dei piccoli agricoltori, delle donne, dei giovani, dei popoli indigeni e delle comunità locali; il collegamento in modo integrato delle dimensioni ambientale, sociale ed economica; investimenti in scienza, tecnologia e infrastrutture digitali, con un uso responsabile dell’intelligenza artificiale nelle aree rurali.

Durante il Vertice si è anche svolta la presentazione del nuovo Rapporto «Sofi 2025 – State of Food Security and Nutrition in the World», che registra un lieve miglioramento: la quota di persone che nel mondo soffrono la fame dall’8,5% nel 2023 è scesa all’8,2% nel 2024. Per l’Italia l’Etiopia è un partner strategico nell’area del Corno d’Africa. Nel 2023 l’interscambio ha raggiunto i 263 milioni di euro, sostanzialmente stabile dall’anno precedente, con esportazioni italiane pari a 182 milioni e importazioni pari a 81 milioni. I principali settori in cui operano le aziende italiane sono infrastrutture e trasporti, macchinari agricoli e veicoli industriali, tessile, energetico, telecomunicazioni, agroindustria e minerario.

All’inaugurazione dell’Unfss+4 è intervenuta anche la presidente Giorgia Meloni, che ha definito «la sicurezza alimentare» una «sfida assolutamente prioritaria, perché ha un impatto, non solo politico, ma anche economico». E, ancora: «Sovranità alimentare non significa mantenere una produzione standardizzata che degrada la qualità, ma investire nella produzione di prodotti locali di alta qualità. I piccoli produttori sono la spina dorsale, i primi custodi della terra, e devono avere i mezzi per vivere dignitosamente».

La presidente Meloni e l’omologo etiope Abiy hanno visitato il lago Boye, a Jimma, nella regione dell’Oromia, per verificare come sta andando la riqualificazione avviata con un investimento italiano di 25 milioni di euro. Si tratta di uno dei progetti della cooperazione Italia-Etiopia, sempre nell’ambito del Piano Mattei. L’obiettivo è bonificare questo bacino artificiale creato nel passato e poi abbandonato, per trasformarlo in un polo turistico legato alla cultura del caffè, settore tradizionale che, grazie alle esportazioni, sostiene Pil e occupazione.

© 2025 Romina Gobbo 

pubblicato sul Giornale di Brescia – giovedì 7 agosto 2025 – pag. 7

https://www.giornaledibrescia.it/opinioni/agricoltura-pesca-contro-fame-nuova-cooperazione-italia-etiopia-kdsure9l

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