I nuovi narcisi

Drin… Drin… Pronto, centro estetico. In cosa posso aiutarla? Mi serve un’aggiustatina al look: depilazione, massaggi, solarium. Vi servite di un dietologo? Conoscete un buon chirurgo estetico da consigliarmi? Mi interesserebbe una addominoplastica. L’appuntamento con la spiaggia si avvicina. Bisogna correre ai ripari perché la prova costume non perdona… neanche i maschietti. Lo specchio è implacabile e le “maniglie dell’amore” diventano una zavorra di cui liberarsi. Parola di esperti. La mania del corpo da qualche tempo contagi anche “lui” e, in vista dell’estate, diventa una vera e propria ossessione. Ed è trasversale rispetto a età, professione e cultura; l’unica variabile è il reddito, che dev’essere medio-alto, anche se sta crescendo il numero di uomini che, risoluti alla forma a tutti i costi, pagano il benessere a rate. Ma la pigrizia invernale e i peccati di gola non si cancellano con un colpo di spugna. E allora glutei stretti e pancia in dentro. Poi via ai rimedi: dieta rigorosa, palestra massacrante, corsa, beveroni, tisane sgonfianti, massaggi, creme snellenti… Se non bastano, si può sempre acquistare una di quelle pedane vibranti che vanno alla grande nelle telepromozioni, e che stimolano le contrazioni muscolari. Tecnologia d’avanguardia, all’insegna delle parole d’ordine modificare, rilassare, tonificare, “bruciare”. Arriva dagli Stati Uniti. Ma non era il Paese con il più alto numero di obesi? Se neppure la ginnastica passiva funziona, non resta che il bisturi. Negli ultimi cinque, sei anni, le richieste di “ritocco” al maschile sono passate dal 5 al 25%, con un boom in prossimità dell’estate, che raggiunge il 30%. Insomma, anche gli uomini non sono più disposti a tollerare inestetismi. Se sotto il cappotto la pancetta passa inosservata, sopra i boxer diventa intollerabile. Ma per sostituire il “salvagente” con gli addominali a “tartaruga”, serve molto sacrificio. I miracoli non sono contemplati. Tenersi in forma è una questione di buona salute e un dovere nei confronti di se stessi. Pretendere di assomigliare a Raoul Bova è una partita persa.

© 2008 Romina Gobbo 
pubblicato su Corriere Vicentino – anno IX – n. 4 – Aprile 2008

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