Le nuove Lolite

Pantaloni a vita bassa con perizomi in mostra, ombelico scoperto, scollature provocanti, minigonne eccessive, scarpe con zeppa dodici, mascara accentuato. Sono le nuove Lolite, quelle che a dodici, tredici anni, vestono come Britney Spears. Con l’approvazione delle madri che amano sottolineare alle amiche quanto la propria figlia sia ormai quasi una donna. E non importa se è dovuto al push up che spinge verso l’alto seni appena accennati. Grazie precoci alle quali a volte anche i padri guardano compiaciuti, speranzosi di far appodare l’orgoglio di papà, a qualche programma televisivo. Una volta si chiamavano Barbie, oggi sono tutte potenziali veline, omologate nell’abbigliamento, ma anche negli atteggiamenti, troppo disinibiti, e pensare che fino a ieri giocavano ancora a “mamma casetta”. Forse i genitori dovrebbero ricordare alle figlie che al mattino si devono preparare per andare a scuola, non per la discoteca. Intanto qualche preside è dovuto ricorrere ad un’ordinanza, affinché le studentesse vestano in modo presentabile. Un doveroso aut-aut a pance fuori e “mini ascellari”. In altri Istituti è toccato agli insegnanti richiamare gli allievi a comportamenti e abiti più decorosi. Ricordo la mia “trasgressione” di gioventù. Di anni ne avevo già sedici. Uscivo con nella borsetta un foulard che, appena mi ero allontanata da casa, mettevo attorno alla fronte alla maniera degli indiani. Andava negli anni ’80. Una sciocchezza in confronto al tanga in bella vista, ma a mio padre non piaceva e non mi permetteva di indossarlo. Non è passato molto tempo, ma evidentemente è cambiato molto. Sarà anche colpa della solita società (l’ente astratto che si chiama n causa per tutti): spot pubblicitari e giornalini per teenagers pullulano di adolescenti scosciate. Allora è facile capire perché a Rita Levi Montalcini le ragazzine preferiscano Paris Hilton. Per assomigliare alla prima bisogna studiare, far fatica e aspettare. E in un mondo dove tutte le tappe vengono bruciate in fretta, aspettare non è il leit motiv delle nuove generazioni.

© 2008 Romina Gobbo 
pubblicato su Corriere Vicentino – anno IX – n. 7 – Luglio 2008

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