Nuova “Linfa” per il Festival Biblico. Parte a maggio, infatti, il progetto “Linfa dell’Ulivo”, ideato dall’Ufficio diocesano pellegrinaggi, forte di un’esperienza che vede ogni anno centinaia di pellegrini volare verso la Terra Santa. E forte anche del fatto di aver raggiunto un accordo con la Custodia, per la gestione del sito di Magdala, area archeologica non ancora visitabile. “Porteremo al festival un evento di grande spessore, per la qualità dei relatori – ha spiegato alla stampa, don Raimondo Sinibaldi, direttore dell’Ufficio Pellegrinaggi -. È un’offerta formativa significativa per gli appassionati della Bibbia, ma è anche una possibilità di aggiornamento per quanti, come le guide, frequentano spesso questi luoghi. Per quanto ci riguarda, buona parte dei nostri pellegrinaggi è diretta in Terra Santa. Gli elementi di carattere storico-geografico ci aiutano – come dice il titolo dell’iniziativa – “ad attingere alla linfa”, alle radici; capire il contesto ci consente un’approfondita cognizione del testo biblico, che così ci può accompagnare almeglio nel cammino spirituale».
Da Petra a Gerusalemme. Le terre natali del cristianesimo. Dalla polvere millenaria sono emerse nei secoli pietre di ogni forma e grandezza. E le pietre hanno parlato. Le scoperte archeologiche sono diventate testimonianze, studi, percorsi. Sono nate, così, la storia e la geografia della salvezza. E Vicenza ne godrà a piene mani, innanzitutto, dal 24 al 26 maggio, quando arriveranno in città i maggiori esperti di esegesi, archeologia, storia, e geografia biblica, per una tre giorni di presentazione di esperienze, scoperte, ritrovamenti e acquisizioni degli studi biblici. Ma le iniziative in cantiere sono tante, perché Linfa dell’Ulivo diventerà un appuntamento costante, con libri, convegni, seminari, pellegrinaggi, giornate di formazione… Il 4 marzo, alle 15.30, nella chiesa vecchia di Villalta, ci sarà il primo seminario su Magdala, con la partecipazione del direttore della Missione archeologica, il francescano padre Stefano De Luca, dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.
Il 7 marzo, alle 20.30, a Vicenza, al centro Presenza Donna di contrà San Francesco Vecchio 20, ci sarà suor Alicia Vacas Moro, impegnata come infermiera nella Striscia di Gaza, e responsabile del progetto “Tutti a scuola; scuola materna per i bambini beduini”. Ho incontrato la missionaria comboniana a Betania (in arabo, El Azarieh, casa di Lazzaro), dove il Signore pianse per la morte dell’amico Lazzaro e poi lo resuscitò. Oggi, il luogo dell’umanità di Gesù è a due passi da Gerusalemme, ma di fatto in Cisgiordania. Per questo, gli israeliani hanno costruito il muro di sicurezza, che ha inglobato la casa delle suore. Le comboniane gestivano un asilo, ma il muro ha tagliato fuori i bambini palestinesi.
E veniamo al programma degli eventi nell’ambito del Festival Biblico, presentati a Vicenza in conferenza stampa, nell’Oratorio dei Boccalotti, in piazza San Pietro, oltre che da don Roberto Tommasi, presidente del Festival Biblico, e da Alessandra Rimondi, direttore tecnico dell’agenzia di viaggi Petroniana di Bologna. Si comincia giovedì 24 maggio, alle 17, nel Palazzo delle Opere Sociali di Piazza Duomo, con “Il Santo Sepolcro: prospettiva storica e archeologica. La Basilica attraverso il tempo”, a cura dell’archeologo di fama mondiale Dan Bahat; interverrà Mordechay Lewy, ambasciatore dello Stato di Israele presso la Santa Sede. Gallerie di ritrovamenti e scoperte nelle Terre Bibliche sarà il tema della mattinata (8.30-13) di venerdì 25 maggio. Il professor Stefano De Luca, dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (il Centro di ricerca accademico della Custodia francescana di Terra Santa), presenterà i risultati dei recenti scavi di Magdala; parlerà invece degli scavi sul Monte degli Ulivi e sotto la chiesa di san Giovanni, vicino al Santo Sepolcro, il professor Riccardo Lufrani dell’Ecole biblique et archéologique française di Gerusalemme; a seguire, la presentazione del libro di Frederick Mario Fales sull’assedio di Gerusalemme (701 a.C.), da parte dell’assiro Sennacherib.
È Gesù una figura della storia o del mito? Non tutti gli studiosi sono concordi, ma questa è la pietra miliare su cui si fonda la fede cristiana. Ecco allora che monsignor Romano Penna e il professor Silvio Barbaglia si divideranno il pomeriggio del 25. Il primo tratterà lo stato degli studi sulla figura storica di Gesù. Il secondo esporrà la problematica della datazione e della natura dell’ultima cena di Gesù. Inoltre, approfondirà le concezioni della sopravvivenza oltre la morte nel I sec. d. C., attraverso l’analisi delle pratiche funerarie, rileggendo, così, l’annuncio di risurrezione di Cristo.
Sabato 26 maggio, dalle 8.30 alle 13, ci sarà un simposio sulle terre bibliche. Alle 15, alle Opere Sociali, il professor Giuseppe Bellia parlerà de “Il Santo Sepolcro: prospettiva teologica e biblica. Cristo morto e risorto, la speranza non delude”.
Gli eventi saranno anticipati dall’inaugurazione, il 19 maggio, alle 17, nella Loggia del Capitaniato (Piazza dei Signori, Vicenza), della mostra “Sabastiya”, ovvero i frutti della storia e la memoria di Giovanni Battista. La mostra intende far conoscere il sito archeologico della cittadina palestinese Sabastiya, l’antica Samaria, localizzato nei territori palestinesi occupati, e far conoscere l’esperienza delle azioni di conservazione e sviluppo. Questo scavo, promosso dalla Custodia di Terra Santa nei luoghi in cui sarebbe sepolto San Giovanni Battista, è stata un’occasione di riscatto e di lavoro per molti palestinesi, e di rilancio del territorio. E ora torna a essere meta di pellegrinaggio.
© 2012 Romina Gobbo
pubblicato su La Voce dei Berici – domenica 5 febbraio 2012