Dieci anni può essere un traguardo. Si possono assaporare i risultati raggiunti, ma senza mai smetter di volgere lo sguardo in avanti, a cercare nuova linfa. Così, quest’anno la Bibbia non si accontenta più di piazze, strade e teatri, ma sale addirittura… in canoa. Succede a Verona, dove sabato 24 maggio, chi vorrà, potrà solcare l’Adige, accompagnato da brani del Libro dei Libri. “Le Scritture. Dio e l’uomo si raccontano”: è questo il tema-icona dell’edizione 2014 del Festival Biblico (dal 22 maggio al 2 giugno), promosso dalla Diocesi di Vicenza con la Società San Paolo (che quest’anno celebra anche il centenario), presentato ieri a Vicenza, alla presenza del vescovo Beniamino Pizziol, dei due presidenti del Festival, don Roberto Tommasi e don Ampelio Crema. “Due – ha sottolineato monsignor Pizziol – sono i protagonisti del testo biblico: Dio e l’uomo. Il loro è un dialogo schietto, sincero, ma fatto anche di rimproveri, di silenzi, di momenti drammatici e conflittuali. Ed è proprio questo il dialogo che il Festival Biblico cerca di narrare. Lo fa a cielo aperto; il che significa fuori dal tempio, ma anche fuori dalla “solita cerchia”, perché si rivolge a tutti, a quanti sono entrati in crisi con Dio, così come a chi appartiene ad altre fedi religiose. È importante perché ci abilita a un dialogo schietto tra di noi. Ci insegna a entrare in relazione con l’altro, con il nostro cuore, i nostri sentimenti, le nostre emozioni, e anche i nostri limiti, compresa l’incapacità di dialogare”. Quest’anno, il Festival Biblico vedrà impegnate ben quattro città, con altrettante diocesi: Vicenza con 10 cittadine del territorio, Verona, Padova, e la new entry, Rovigo. Ad aprire ufficialmente gli eventi sarà la prolusione che il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, terrà nella cattedrale della città palladiana, il 22 maggio, alle 21. Per l’occasione, in Duomo risuonerà la musica inedita, creata appositamente dal compositore argentino Jorge A. Bosso. Nei giorni 23-24-25 maggio protagoniste saranno Verona, con la lectio magistralis del biblista Gregorio Vivaldelli; Padova, dove Giovanni D’Ercole, vescovo eletto di Ascoli Piceno, si occuperà di “Narrare la Scrittura nella televisione contemporanea”; Rovigo, con l’apertura affidata al giornalista Gianni Riotta e al monaco camaldolese Franco Mosconi.
Vicenza entrerà nel vivo, a partire dal 30 maggio, quando si susseguiranno tavole rotonde, presentazioni di libri, incontri con filosofi, sociologi e scrittori (fra cui Edgar Morin, Michela Murgia, Silvano Petrosino, Eraldo Affinati, Mauro Magatti e Duccio Demetrio), proiezioni cinematografiche. “Sulla scia di Papa Francesco”, anche il festival andrà alle periferie, toccandone una in particolare, quella terra dei fuochi dove la tematica ecologica ha portato allo scoperto un mondo fatto di corruzione, speculazione e morte. Ne discuteranno il critico Goffredo Fofi e don Maurizio Patriciello, balzato agli onori della cronaca per la sua battaglia contro lo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania, in un dibattito promosso da Avvenire, moderato da Alessandro Zaccuri, sul tema “Terra promessa, terra dei fuochi”.
Non solo periferie geografiche, ma anche esistenziali, con appuntamenti dedicati al carcere, alla povertà e all’alzheimer. E poi laboratori per i ragazzi, mostre, concerti, spettacoli e rappresentazioni teatrali, per una manifestazione che, nel 2013, ha registrato 45mila presenze. Il programma completo è consultabile sul sito http://www.festivalbiblico.it.
© 2014 Romina Gobbo
Pubblicato su Avvenire – giovedì 24 aprile 2014