La vita dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (oggi facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia della Pontificia Università “Antonianum” di Roma), fin dai suoi inizi (1924), è sempre stata legata a un duplice polo: la ricerca e la didattica. Lo Sbf conduce ricerche bibliche sotto l’aspetto linguistico, storico, esegetico, teologico e ambientale. Si dedica, inoltre, allo studio dell’archeologia biblica, in particolare alla riscoperta dei Luoghi santi del Nuovo Testamento e della Chiesa primitiva in Terra Santa e nel Vicino Oriente, allo studio delle fonti letterarie e all’illustrazione dei Santuari della Redenzione, in continuità con la tradizione dei pale stinologi francescani di Terra Santa.
Come centro didattico, lo Sbf rilascia i gradi accademici pontifici di Licenza e Dottorato in Scienze bibliche e Archeologia; conferisce, inoltre, un diploma superiore di Scienze biblico-orientali e Archeologia.
Il programma di studio prevede lezioni, seminari ed esercitazioni nelle discipline bibliche e orientali (ebraico, aramaico, greco, accadico, siriaco, arabo); nelle materie introduttorie: introduzioni storico-culturali, metodologia, critica testuale, ermeneutica e storia dell’esegesi, storia e geografia biblica, topografia di Gerusalemme, archeologia biblica e paleocristiana; e naturalmente esegesi e teologia biblica.
Nell’attività didattica, lo Sbf dà particolare importanza alle lingue bibliche e al contatto personale e prolungato con il mondo biblico-orientale. Il programma di studi include anche 30 escursioni scientifiche guidate, attraverso la Terra Santa e il Medio Oriente (Sinai, Giordania, Egitto).
Gli studiosi dello Sbf si sono occupati di archeologia del Nuovo Testamento già dai primi anni del 1900, in modo da far precedere ad ogni ricostruzione o restauro dei santuari che la Custodia di Terra Santa ha in cura, una precisa indagine archeologica. Le ricerche degli archeologi francescani hanno interessato i luoghi più significativi della storia terrena di Gesù. I nomi di questi siti sono immediatamente evocativi per il lettore del vangelo, lo storico di antichità cristiane e lo studioso della Bibbia.
Tra i protagonisti di questa ricerca, ci sono: Gaudenzio Orfali (basiliche del Getsemani e sinagoga di Cafarnao), Prosper Viaud (chiesa di Sant’Anna a Sefforis e area basilica di Nazareth), Silvester Saller (memoriale di Mosè sul monte Nebo), Bellarmino Bagatti (Grotta dell’Annunciazione a Nazareth, ‘Ain Karem, santuario della Visitazione di Maria ad Elisabetta, il Cenacolo di Gerusalemme…), Virginio Canio Corbo (monastero del deserto di Giuda, fortezza erodiana di Macheronte, Magdala, a Cafarnao ha scoperto la casa di Simon Pietro…), Stanislao Loffreda (Cafarnao), Michele Piccirillo (Macheronte, Monte Nebo, Madaba – si deve a lui la riscoperta di ‘Betania oltre il Giordano’, nel wadi Kharrar, luogo dove Gesù fu battezzato dal Battista), Eugenio Alliata.
© 2014 Romina Gobbo
pubblicato su La Voce dei Berici – speciale Pellegrini con Francesco – domenica 25 maggio 2014