Le Suore Maestre di Santa Dorotea Figlie dei Sacri Cuori sono presenti, oltre che in Italia, in Spagna, nei Paesi dell’est europeo: Polonia, Romania, Ucraina; nel Medio Oriente: Israele, Palestina, Giordania, Siria; in America Latina: Brasile, Colombia, Ecuador, Messico; in vari stati dell’India; in Africa: Costa D’Avorio, Togo. Fin dalla fondazione nel 1836, operano in istituti educativi, nella scuola primaria e secondaria, negli ospedali, nelle case di riposo. In risposta ai tempi nuovi, praticano anche la pastorale familiare, nelle forme e nei luoghi più vari, si occupano dell’accoglienza del diverso, nel rispetto delle altre culture, e del sostegno all’uomo sofferente. Sono tante le caratteristiche di Giovanni Antonio farina, che affascinano suor Emma Dal Maso, madre generale delle Dorotee: “La dimensione ecclesiale, quella essenziale, ma anche la grande sensibilità nel rispondere ai bisogni della gente, quelli di promozione umana, con le associazioni caritative, così come quelli spirituali. Nelle celebrazioni amava riprodurre, con capacità immaginosa gli episodi della Bibbia, per renderli fruibili ad un’assemblea composita. Il suo essere a servizio degli altri è modello di vita anche per noi”. Nel mondo delle Dorotee il Farina è il secondo santo, dopo suor Bertilla Boscardin. Le sorelle sperano che suor Rima Nasri, uccisa a gennaio 2013 nel bombardamento dell’università di Aleppo, possa essere riconosciuta martire. Tuttavia, poiché non è stato trovato nulla del suo corpo, per il governo siriano suor Rima rimane dispersa.
© 2014 Romina Gobbo
pubblicato su Avvenire – giovedì 20 novembre 2014 (pagina dedicata alla canonizzazione del Farina)