Francesca – il nome è di fantasia, a tutela della privacy – è madre di due figli. La sua è una delle famiglie aiutate dalla Caritas Vicentina dal 2008 ad oggi, un periodo di tempo che ha determinato un impegno maggiore rispetto al passato, a seguito della situazione di crisi che ha colpito anche il prosperoso Nordest d’Italia. Così, mentre prima la Caritas era concentrata sugli immigrati o sulle situazioni di emarginazione, oggi sempre di più sono i vicentini che bussano alla sua porta. Nel 2012, la messa in cassa integrazione di Francesca ha fatto precipitare una situazione già non molto rosea a causa di un vecchio debito con Equitalia. Caritas è intervenuta su due fronti: quello economico – con una borsa-spesa ogni 15 giorni, un contributo mensile di 100 euro, e ulteriore sostegno per far fronte a bollette, assicurazione auto, spese condominiali -, e quello psicologico. «Perché in questi momenti il rischio è di lasciarsi andare alla disperazione», dice la signora. La situazione poi è decisamente migliorata perché è arrivato un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Come Francesca, oltre 86.500 persone – dal 2008 a oggi – hanno trovato una risposta nella rete dei Centri di ascolto della Caritas vicentina, 26.054 solo nel 2014 (7.478 fami- glie). Entrando nel dettaglio, in tutta la diocesi, nel 2014 in soli aiuti economici sono stati erogati 454.153 euro; al denaro si aggiungono 376 tonnellate di alimenti e 159mila capi di abbigliamento. I dati sono stati forniti durante l’assemblea annuale ai circa tremila volontari, che operano nei Centri di ascolto delle Caritas parrocchiali, interparrocchiali e vicariali, nelle Conferenze di San Vincenzo e nei 14 punti del Servizio territoriale relazione di accompagnamento nelle difficoltà economiche.
«La rete di prossimità della Chiesa vicentina in questi anni si è infittita ed è migliorata in qualità – spiega il direttore della Caritas Vicentina, don Giovanni Sandonà –. Puntiamo molto sulla formazione dei volontari e sul lavoro in rete fra servizi diversi, e con i servizi sociali dei Comuni. Un anno fa abbiamo creato anche un’équipe diocesana che si affianca ai centri di ascolto quando vi siano situazioni familiari particolarmente complesse, con presenza di minori e/o disabili». Continuando con i dati, il microcredito – partito nel 2006 – ha aiutato 1.226 famiglie, con 2,543 milioni di euro erogati in collaborazione con le Banche di credito cooperativo e le Casse rurali e artigiane del vicentino. Da settembre 2014, Caritas e una ventina di Comuni aiutano le famiglie in difficoltà a pagare l’affitto, una formula orientata a prevenire gli sfratti: l’intervento ha riguardato 22 famiglie per un totale di quasi 25mila euro. Infine, ci sono i sostegni di vicinanza, specifici per le vittime della crisi economica. «Vicinanza, perché sono famiglie che aiutano altre famiglie – conclude don Sandonà –. Sono 797 i donatori che hanno messo a disposizione 1,194 milioni di euro, dei quali finora sono stati erogati circa 598mila euro a più di 1.000 famiglie. Tanta riconoscenza a tutti questi uomini e donne dal cuore grande, che fanno della condivisione un segno bello nelle nostre comunità, oltre che uno stile di vita».
© 2015 Romina Gobbo
pubblicato su Avvenire – 1 aprile 2015