Nove cristiani sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nell’assalto compiuto da circa 200 jihadisti del Biff (Bangsamoro Islamic Freedom Fighters). Il fatto è avvenuto nell’isola di Mindanao, nel sud delle Filippine, nella notte fra il 24 e il 25 dicembre. Altri attacchi hanno interessato Sultan Kudarat, Maguindanao e Nord Cotabato; la polizia è riuscita a uccidere cinque assalitori, neutralizzando così il piano terrorista. Tuttavia, la tregua fra Moro Islamic Liberation Front e il governo, che prevedeva un cessate il fuoco di 12 giorni a partire dal 23 dicembre per le celebrazioni natalizie, è ormai rotta. Le forze dell’ordine hanno messo sotto sorveglianza centri commerciali, chiese, stazioni di autobus, terminal dei traghetti, e ogni luogo che possa essere considerato un obiettivo sensibile.
I Bangsamoro sono un gruppo di ribelli fuoriusciti nel 2011 dal Moro Islamic Liberation Front (principale gruppo separatista di Mindanao, isola a maggioranza musulmana nell’arcipelago prevalentemente cristiano), perché contrari all’avvio di un processo di pace con il governo. Negli ultimi tempi, i Biff si sono presentati come affiliati all’Isis.
© 2015 Romina Gobbo – 27 dicembre