Una delle mie “fisse” è che non esistono guerre di religione, bensì guerre per interessi economici, politici, strategici, che usano un vocabolario religioso… Lo vado dicendo da tempo, tanto da aver scritto un libro che si intitola “Nessuno strumentalizzi Dio!”. Per questo, mi fa molto piacere postare il pensiero (molto più autorevole del mio) dell’intellettuale musulmano Mohamed Nokkari, membro di primo piano del Gric (Gruppo di ricerca islamo-cristiano nato una trentina d’anni fa), oltre che docente di diritto negli atenei di Beirut, Dubai e Strasburgo. In un articolo pubblicato su L’Orient-Le Jour (principale quotidiano francofono libanese), egli afferma: «Invece di parlare di guerre di religione, sarebbe meglio parlare di guerre economiche e geo-strategiche (…). Dietro il discorso religioso fanatico, si cela una vera e propria lotta per il dominio del mondo». Attenzione, dunque, ai «manipolatori” del mondo, che per «difendere i loro interessi», non esitano «a trasformare un Dio clemente e misericordioso in un Dio distruttore, oppressore e vendicativo».
© 2016 Romina Gobbo – 7 gennaio