Con la morte di David Bowie un altro mito della canzone se ne va. Intanto, nutro una simpatia personale, perché è nato l’8 gennaio come me, anche se un po’ di anni prima. Trascorrendo una serata in un disco pub, riflettevo sulla musica che ascoltano i giovani d’oggi. A parte l’impossibilità di ballare, per noi figli della discodance anni ’90. Ma si ha sempre l’impressione della vacuità, di gruppi che si formano e poi spariscono, e di cui non rimarrà traccia. Bowie, eccentrico, innovatore, ha attraversato cinque decenni di musica, dal folk all’acustica, dal rock al soul, e continua ad essere ascoltato. Come lui, i Bee Gees, Bob Dylan, gli U2, i Rolling Stones, gli Abba, i Queen, Mick Jagger, perfino i Kiss, fortemente trasgressivi per l’epoca… e tanti altri. Singoli e complessi che hanno fatto la storia della musica. Che continuano a farci ballare e a farci sognare. Che la terra ti sia lieve, White Duke!
© 2016 Romina Gobbo – 12 gennaio