«Ho deciso che dovevo fare qualcosa per rendere più forte me stessa e le atre donne. Per far tornare le donne a essere quello che erano, prima delle violenze. Ho voluto dire alla donne che hanno subito uno stupro come me che non è la fine. Si può iniziare di nuovo, come ho fatto io. Nonostante tutto quello che ho passato, sono ancora in piedi e se ce l’ho fatta io, possono farcela anche loro»: sono parole di Rebecca Masika Katsuva, attivista per i diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo. Nel 1998 Masika e le sue figlie adolescenti sono state violentate dai combattenti dei gruppi armati che terrorizzano le popolazioni rurali al confine tra Rwanda, Burundi e Uganda. Nel 1999 ha fondato un’associazione per aiutare le donne vittime di violenza e a loro ha dedicato la sua vita. Si è spenta lo scorso febbraio. La ricordo in questi giorni che ci portano verso il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne.
© 2016 Romina Gobbo – 17 novembre 2016