
Il vescovo Andrea Migliavacca
«Il presepe sia per tutti l’annuncio di pace, di accoglienza e luce di un Dio che ci visita. Possa questa iniziativa esserci di aiuto». Sono parole di mons. Andrea Migliavacca, vescovo di San Miniato (Pi), intervenuto in quel di Cerreto Guidi (Firenze), all’inaugurazione della terza edizione di “Terre di presepi”, un percorso tra le Natività della Toscana. Partita in sordina nel 2014, l’iniziativa è andata crescendo, grazie alla scelta dei presepisti di “mettersi in rete”; una sinergia virtuosa accolta dalle Diocesi e dalla Regione Toscana. Si sono aggiunti parrocchie, paesi, associazioni, dalla Garfagnana al Pistoiese, passando per Firenze e Pisa, fino al Senese e all’Aretino. Così se lo scorso anno si sono registrati cinquecentomila visitatori, l’obiettivo 2016 è arrivare al milione. «Per far conoscere alle persone il Mistero della Natività attraverso i presepi, ma anche i tanti luoghi caratteristici della nostra terra», spiega Fabrizio Mandorlini, promotore di “Terre di presepi”. Citarli tutti sarebbe impossibile.

Il presepio che cresce
A Castelfiorentino (Fi), c’è il “Presepe in bicicletta”: una rappresentazione a grandezza naturale che si illumina pedalando su tre mountain bike. Un richiamo alle energie rinnovabili, ma anche un invito agli sportivi. Più si pedala, più il presepe si illumina. A Cerreto Guidi c’è il presepe all’uncinetto tridimensionale più lungo d’Italia: oltre 22 metri di lunghezza e un metro e mezzo di profondità. A San Miniato, occhio alle finestre del Seminario, c’è il Calendario dell’Avvento, un presepe murale da record sul tema “Il Natale e il creato”. Dagli anni ’70, a fianco della parrocchiale di Pieve Fosciana (Lu), viene allestito un grande presepio meccanico. La Madonna in piedi osserva il bambino e di tanto in tanto si porta la mano al petto, mentre san Giuseppe si genuflette. Non mancano i presepi viventi.

Il presepe di San Romano

Il presepe vivente di Pescia
Quello di Pescia (Pt) si caratterizza perché si snoda lungo il fiume omonimo: sugli argini 300 figuranti danno vita alla Natività; hanno iniziato il 18 dicembre e continueranno fino al prossimo 6 gennaio.
© 2016 Romina Gobbo
pubblicato su Avvenire – Catholica – sabato 24 dicembre 2016 – pag. 21