“Stiamo assistendo alla fine del falso Stato di Daesh (Isis), e la liberazione di Mosul lo prova”. Lo ha scritto oggi su Twitter il primo ministro iracheno Haidar al Abadi, dopo che le truppe governative hanno raggiunto ciò che resta della Moschea Al Nuri, da dove nel luglio 2014 Abu Bakr al Baghdadi proclamò la rinascita del Califfato. Ho due perplessità: la prima è che di al Baghdadi si sono perse le tracce. Dopo che l’11 giugno scorso la tv di Damasco ne ha annunciato la morte in un bombardamento, conferme non ce ne sono più state. L’altra è che, anche se l’iniziativa di ridar vita al Califfato nel mondo islamico è stata per lo più considerata insensata e antistorica, il messaggio ormai è diffuso e ha trovato consenso, come hanno dimostrato prima i foreign fighter e poi i vari soggetti che hanno colpito in Europa dichiarandosi affiliati all’Isis. Purtroppo temo che quello che all’inizio era un piccolo fuoco e come tale sarebbe potuto essere soffocato, adesso sia diventato un incendio.
© 2017 Romina Gobbo – 29 giugno – inedito