L’attentatore di New York risulta essere di nazionalità uzbeka. L’Uzbekistan ha dato i natali ad alcuni dei responsabili degli attentati più sanguinosi di quest’anno, come quelli alla metropolitana di Pietroburgo e alla discoteca di Istanbul. Eppure l’Uzbekistan, considerata la culla del jihadismo in Asia centrale, non è nella lista dei Paesi oggetto del “travel ban” di Trump (provvedimento al momento parzialmente bloccato dal giudice federale degli Hawaii). I Paesi inclusi nella lista nera sono Ciad, Iran, Libia, Corea del Nord, Somalia, Siria, Yemen; la restrizione riguarda anche alcuni dirigenti del governo venezuelani. Non ci sono veti per l’Arabia Saudita e il Pakistan, attivi nella diffusione del radicalismo islamico, facendo aleggiare il sospetto che siano stati tutelati in quanto Paesi amici. La domanda su quali siano stati i criteri per l’elaborazione di questa lista sorge spontanea.
© 2017 Romina Gobbo
pubblicato su Facebook venerdì 3 novembre 2017