I media spagnoli hanno pubblicato la notizia che Abdelbaki Es Satty, l’imam marocchino di Ripoll a capo della cellula terroristica di Isis che ha organizzato l’attentato di Barcellona del 17 agosto scorso, che causò 16 morti, aveva collaborato con i servizi segreti spagnoli, il Cni. I servizi segreti naturalmente non hanno detto quale era stato il ruolo di Satty. Sembra che egli si fosse proposto come informatore mentre era in carcere per traffico di droga, dichiarando agli uomini dei servizi che erano stati gli stessi jihadisti ad obbligarlo a diventare un trafficante di droga per finanziarsi. A questo punto credo si imponga una riflessione sull’impiego da parte dell’intelligence delle risorse umane. Magari la humint va ripensata alla luce dei nuovi scenari.
© 2017 Romina Gobbo
pubblicato su LinkedIn venerdì 17 novembre 2017