Oggi è il giorno del dolore. «Dobbiamo farci carico di questa morte. Noi siamo chiamati a fermarci, guardarci intorno, prenderci cura di ognuno e far sì che ognuno ritrovi la condizione vera della vita, la pace nel cuore e la pace nei confronti degli altri»: così mons. Luigi Moretti, arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno. Gli ha fatto eco l’imam Abderrhmane Es Sbaa: «Preghiamo Dio che abbia misericordia per queste anime. Ci rivolgiamo tutti allo stesso Dio che è Dio di pace, è clemente e misericordioso e ci guida sulla retta via». Rito interreligioso oggi per le 26 ragazze nigeriane, arrivate a Salerno una settimana fa, trasportate dalla nave spagnola Cantabria, ultime vittime del Mediterraneo. Marian e Osato, entrambe ventenni, sono le uniche due per le quali è stato possibile il riconoscimento. Le altre non hanno un nome, ma tutte sono figlie, sorelle, madri, amiche. Ci stringiamo attorno alle loro famiglie, che probabilmente non sapranno mia che cosa è successo alle loro ragazze. E ci vergogniamo per non aver saputo proteggerle.
© 2017 Romina Gobbo
pubblicato su Facebook venerdì 17 novembre 2017