Non credo che in molti se ne siano accorti, ma sabato scorso il primo ministro iracheno al-Abadi ha dichiarato la fine di Daesh. In realtà significa fine di un tentativo di Stato, ma siamo ben lontani dalla sconfitta, visto che solo in Iraq ci sono ancora 20mila combattenti, scappati in aree remote del paese. Senza contare le lotte di potere tra i gruppi che hanno combattuto il nemico comune. Adesso che quel nemico si è dissolto, sarà piuttosto difficile che sia mantenuta un’unità d’intenti. Le elezioni, previste a maggio del prossimo anno, saranno un test cruciale per la stabilità del paese.
© 2017 Romina Gobbo – Facebook 12 dicembre