Otto morti e 44 feriti. Oggi ad essere colpita è stata una chiesa metodista (i metodisti sono una Chiesa cristiana che fa parte della famiglia protestante, ndr) a Quetta, in Pakistan. La dinamica non è del tutto chiara. Secondo Sarfraz Bugti, ministro dell’Interno della regione pachistana del Belucistan, dove è avvenuto il fatto, quattro kamikaze hanno tentato di attaccare la chiesa Bethel Memorial, uno è stato ucciso prima che entrasse, il secondo è riuscito a farsi saltare in aria all’ingresso, gli altri due sono fuggiti. L’Isis (داعشىة) ha rivendicato l’attentato attraverso un comunicato all’agenzia di stampa Amaq (وكالة أعماق الإخبارية) a sé vicina.
Quetta, capoluogo della provincia del Balochistan, al confine con l’Afghanistan, è uno dei luoghi più travagliati del Pakistan, a causa della presenza di gruppi armati separatisti, fazioni talebane e gruppi jihadisti, fra cui Tehreek-e-Taliban Pakistan (تهريك ه تاليبان), cioè i Talebani pakistani.
Il Pakistan (باكستان) è un Paese a maggioranza musulmana sunnita, dove i cristiani (cattolici e protestanti) rappresentano meno di 4 milioni in una popolazione di quasi 200 milioni. Gli attacchi contro le minoranze religiose si sono intensificati: lo scorso ottobre morirono 18 persone e 25 rimasero ferite in un attentato suicida in un tempio sufi.
© 2017 Romina Gobbo – Facebook 17 dicembre