Il digitale rappresenta uno degli elementi fondamentali per la crescita e il successo delle nostre imprese: a dirlo è il Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale italiana. Nel 2016 sono aumentati quanti guardano film o ascoltano musica online, soprattutto fra gli under 30. La grande novità è rappresentata dalle piattaforme che diffondono servizi digitali video e audio, come Netflix o Spotify. Il 54,2% degli italiani usa la rete per trovare una strada o una località; il 15,8% per individuare dove trascorrere le vacanze. La metà degli italiani guarda la tv via satellite, ma cresce quella su web. Lo smartphone è utilizzato dal 69,6% della popolazione. I giornali soffrono per la mancata integrazione nel mondo della comunicazione digitale: sono letti solo dal 35,8% degli italiani. Le copie di quotidiani vendute giornalmente sono passate dai quasi 6 milioni del 2000, a meno tre milioni nel 2016, con una perdita di oltre il 50%. I tg restano ancora il mezzo d’informazione più utilizzato (60,6%). Meno della metà della popolazione (42,9%) legge libri. Nel 2013 erano il 52,1%, sono scesi al 42,9%. Solo il 9,6% legge gli e-book. A sostenere l’editoria in Italia sono soprattutto le donne, in particolare quelle più istruite. Gli utenti di WhatsApp (il 65,7% degli italiani) coincidono praticamente con le persone che usano lo smartphone, mentre circa la metà degli italiani usa i due social network più popolari: Facebook (56,2%) e YouTube (49,6%). Google viene utilizzato dal 21,8% della popolazione per informarsi. Tra i fattori ritenuti centrali nella società di oggi, al primo posto si trova ancora il posto fisso con il 38,5% delle opinioni, seguito dai social network (28,3%), dalla casa di proprietà (26,2%) e dallo smartphone (25,7%). Ci sono poi l’attenzione alla cura del corpo (22,7%), i selfie (18,9%), che vengono prima del possesso di un buon titolo di studio come garanzia per riuscire socialmente (14,4%) e dell’acquisto dell’automobile nuova (10,2%).
© 2017 Romina Gobbo – Facebook 19 dicembre