Dal primo gennaio di quest’anno in Islanda i datori di lavoro – pubblici e privati – devono pagare lo stesso salario a uomini e donne. Chi ha più di 25 dipendenti dovrà ottenere annualmente la certificazione governativa di parità salariale, altrimenti sono previste multe salatissime. La legge è stata voluta dalla nuova premier, la 42enne Katrín Jakobsdóttir, leader della Vinstrihreyfingin – grænt framboð (Sinistra – Movimento Verde), ma era stata già approvata insieme dal precedente governo di centro-destra e dall’opposizione di centro-sinistra. In Italia siamo ben lontani dal raggiungere parità salariale e uguali opportunità. Ah scordavo, adesso siamo in campagna elettorale con ben altre priorità. Tipo abolire i vaccini e il canone Rai. #tuchecosaaboliresti #campagnaelettorale2018
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 11 gennaio 2018