4 marzo 2018. Votiamo per eleggere 630 deputati e 315 senatori della XVIII legislatura.
Un po’ di storia
Il 4 marzo 1848 venne promulgato lo Statuto Albertino. Il 17 marzo 1861 divenne la Carta della nuova Italia unita, il Regno d’Italia, sotto la Monarchia Sabauda. Rimase valido fino all’entrata in vigore della Costituzione, il 1° gennaio 1948 (compie quest’anno settant’anni). La monarchia era costituzionale ed ereditaria. Il re era e restava capo supremo del Paese, la sua persona era “sacra e inviolabile”; questo non significa che non dovesse attenersi alle leggi, ma non poteva essere sanzionato penalmente. Esercitava il potere esecutivo attraverso i ministri. Il Parlamento era composto da due Camere: il Senato, di nomina regia, a vita, non poteva essere sciolto; la Camera dei deputati, eletta su base censitaria e maschile. Le due Camere e il re rappresentavano i tre poteri legislativi. La giustizia “emanava dal re”, che nominava i giudici e deteneva il potere di grazia.
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 4 marzo 2018