Essere ad una lezione di psicologia criminale dove vengono tratteggiati i profili di stalker, serial killer e persone – in particolare donne – che manifestano segnali di dipendenza, guardarsi attorno e vedere sguardi di sottovalutazione del problema e sorrisi, ti dà l’idea di quanta poca consapevolezza ci sia rispetto al fatto che nessuno può chiamarsi fuori. Che tutti potenzialmente possiamo essere vittime e/o carnefici. Perché ci sono momenti della vita in cui si è particolarmente vulnerabili. Poi la differenza la fa la struttura di personalità che è molto legata al contesto familiare in cui si è vissuti, alle persone che si sono incontrate nella vita… e forse anche alla personale capacità di resilienza.
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 11 marzo 2018