Non passa giorno senza che qualcuno venga immolato sull’altare della difesa dei diritti umani. L’impegno al servizio del prossimo e della verità costa caro. Oggi il Brasile piange Marielle Franco, consigliera comunale di Rio de Janeiro, uccisa assieme al suo autista, Anderson Pedro Gomes, nella notte fra il 14 e il 15 marzo. Attivista contro il narcotraffico, ma anche contro l’operato illegale delle forze di polizia all’interno delle favelas, che aveva denunciato più volte. È stata fermata da quattro pallottole in testa, sparate da un’auto in corsa. Una vera e propria esecuzione. Significa che ci sono mandanti e motivi.
Ci rimanda ad un’altra esecuzione, che ricorderemo fra qualche giorno, il 20 marzo, quella della giornalista Ilaria Alpi e del suo operatore, Miran Hrovatin, nella Somalia del 1994.
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 16 marzo 2018