Al di là della polarizzazione che porta oggi il popolo italiano a dividersi in pro e contro il presidente Mattarella, quello che non è accettabile sono i toni violenti. E non lo è soprattutto oggi in cui ricordiamo la strage di piazza della Loggia (28 maggio 1974) e l’assassinio di Walter Tobagi (28 maggio 1980). E siamo ancora scossi dal ricordo nei giorni scorsi dell’assassinio di Giovanni Falcone (23 maggio 1992) e di Aldo Moro (9 maggio 1978). I toni violenti non hanno mai fatto bene né al nostro, né a nessun altro Paese. La storia – anche quella recente – insegna che ci vuole poco a passare da parole violente a fatti criminosi.
© 2018 – Romina Gobbo – Facebook 28 maggio 2018