Samar Badawi e Nassima al-Sadah, attiviste per i diritti umane, sono le ultime due vittime della repressione che ha preso piede in Arabia Saudita nel periodo precedente l’abolizione del divieto di guida per le donne. La denuncia del loro arresto, avvenuto il 30 luglio, arriva dalle Nazioni Unite, che hanno espresso preoccupazione per una “grave mancanza di trasparenza” nella gestione dei casi. Sia al-Sadah che Badawi avevano sfidato il sistema di tutela maschile del paese, che richiede alle donne di ottenere il permesso dai loro padri, fratelli, mariti o persino figli per una serie di decisioni basilari sulla vita. Oltre una trentina di gruppi per i diritti umani hanno avvertito di un crescente clima di paura tra le donne che lottano, sia in Arabia Saudita che in Egitto. «Gli alleati e i partner che prendono in considerazione opportunità di legami più stretti con l’Arabia Saudita durante questo periodo di “riforme”, dovrebbero pronunciarsi contro la repressione di Mohammad bin Salman», ha detto Sarah Leah Whitson, direttore del Medio Oriente per Human Rights Watch.
© 2018 Romina Gobbo – Facebook 3 agosto 2018
Photo: Samar Badawi is with Hillary Rodham Clinton and Michelle Obama on March 2012, when she won the International Women of Courage Award