Credo che uno dei maggiori mali di oggi sia l’incapacità di comunicare. Il che sembra paradossale visto che siamo nell’era della comunicazione. Ma la stessa tecnologia che ci permette di lavorare da qualsiasi parte del pianeta, grazie ad un mobile, ci rende difficile la relazione. Anche il telefono è diventato obsoleto. Tanto ci sono Facebook, Messenger, WhattsApp, Twitter… e quant’altro. Peccato che non sia la stessa cosa. La voce ha un’enorme importanza per la conoscenza di una persona. Ma, evidentemente, di conoscere l’altro non ci importa più. Rimpiango quelle lunghe telefonate con le amiche; ore di chiacchiere, tenendo in ostaggio quell’unico apparecchio che tutta la famiglia doveva utilizzare. Poi sono arrivate le mail. Una conquista. L’intero mondo era più vicino. Oggi pure la mail è sorpassata. Scrivi e nessuno più risponde. Tutti troppo impegnati? Forse. Una volta si diceva: chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Ma siccome la cortesia non è fonte di reddito, chissene… Così la maleducazione avanza. Quella stessa che fa sì che nessuno più dica grazie, come se tutto fosse dovuto. La gratitudine è morta, insieme alla pazienza, alla buona educazione e allo stile. Più siamo connessi e più siamo vuoti.
© 2018 Romina Gobbo – Facebook 25 agosto 2018