«La Sindone è un dono troppo prezioso per non prenderlo in considerazione»: a dirlo è don Giandomenico Tamiozzo, coordinatore del Gruppo Sindonico Villa San Carlo, che propone un ciclo di sette incontri di conoscenza del telo “specchio del Vangelo” – come lo chiamava Giovanni Paolo II -, per approfondirne la ricerca storica, scientifica, medica, artistica e teologica. «Dimenticarlo o lasciarlo superficialmente incompreso – continua Tamiozzo – sembra una scelta ingrata verso un documento che ci trasmette l’immagine incredibile dell’Uomo dei dolori – Gesù torturato, morto e risorto – che può dare un senso alla vita e offrire una risposta ai grandi interrogativi sulla sofferenza del giusto e sulla morte. Per noi del Gruppo sindonico, è questione di onorare un ricordo drammaticamente visivo del mistero della Redenzione».
Il corso si terrà a Villa San Carlo di Costabissara, la casa di spiritualità della Diocesi di Vicenza, il sabato pomeriggio con cadenza mensile a partire dal 6 ottobre 2018 e terminerà il 4 maggio 2019. Proprio il 4 maggio ricorre la festa liturgica della Sindone, istituita nel 1506 da papa Giulio II. Gli incontri, che si svolgeranno dalle 15.30 alle 17.30, saranno tenuti da docenti universitari, medici, ricercatori, insegnanti e sacerdoti. A Villa San Carlo è anche allestita una mostra sindonica permanente, con riproduzioni del telo a grandezza naturale, sia in positivo che in negativo, e moltissimi contributi sugli studi e le ricerche in corso.
La partecipazione è libera, ma è necessario iscriversi. Segreteria di Villa San Carlo: tel. 0444/ 971031 – e-mail: villasancarlo@villasancarlo.org.
© 2018 Romina Gobbo
pubblicato su Avvenire – Catholica – venerdì 28 settembre 2018 – pag. 25
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Mi piacerebbe partecipare al corso, subito fin d’ora do piena conferma alla partecipazione
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Ciao. Dovresti metterti in contatto con Villa San Carlo di Costabissara: 0444.971031. Chiedi del direttore don Giandomenico Tamiozzo. Cortesemente, potresti dirgli che hai saputo del corso tramite il mio articolo su Avvenire? Grazie. Ciao. Romina