Lo dico? Ma sì. Poi casomai, smentisco – I say? But yes. Then come, I deny

Oggi va di moda la smentita. Politici, imprenditori, finanzieri, pseudo intellettuali, i cosiddetti vip dicono una cosa e cinque minuti dopo la smentiscono. Naturalmente, la colpa è sempre del giornalista che riporta la dichiarazione. Per carità, che i giornalisti abbiano molti peccati, è cosa nota, ma normalmente hanno le orecchie ben aperte quando si tratta di ascoltare. Anzi spesso i giornalisti fungono più da dimafono che da coscienza critica. Pertanto, la dichiarazione di solito c’è stata. Ma, riletta perché rimbalzata di qua e di là, non piace più. E allora via con «non è vero che l’ho detto». Spesso si arriva a minacciare querela. Ribadisco “minacciare”, perché il più delle volte l’azione non si perpetra. Ma la minaccia sì, quella ci vuole, perché fa sentire grande chi la utilizza, serve a sottolineare il proprio potere, probabilmente più a sé stessi che agli altri. Se già prima era difficile dimostrare di non aver detto qualcosa date le registrazioni (santo registratorino), o la telecamera in caso di servizio su emittente televisiva, oggi con i social si è arrivati all’assurdo. Lancio un Twitter, faccio una diretta Facebook, lo vede il mondo. «Non è vero. Non l’ho mai detto. Non ero io. Non è il mio profilo ufficiale. Sì è il mio profilo, ma sarà entrato un hacker…». Nessuno ha più il coraggio delle proprie parole. Oggi tutti mancano di spina dorsale. Omuncoli e donnuncole. Le opinioni sono volatili. Svendute sul tavolo dell’opportunità. Ma a quale futuro possiamo aspirare con cotanta dilagante pochezza?

© 2018 Romina Gobbo – Facebook 24 ottobre 2018

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: