Da qualche giorno in tutta Italia – alcune regioni di più, altre meno – è allarme meteo. Ieri la violenza del vento, i temporali, le mareggiate, hanno provocato danni ad arenili, abitazioni, centri storici, e ci sono anche dei morti e feriti. I fiumi sono tenuti sotto controllo perché molti sono a rischio esondazione. Perciò non è finita. L’allarme rimane alto, perché – secondo le previsioni – le piogge continueranno persistenti nei prossimi giorni. Quando qualcuno muore o perde la casa, il cordoglio è unanime. Di solito questo ha a che fare con i terremoti. Di questi tempi con il ponte di Genova. E vi ricordate la frana di Sarno? Poi comincia il solito rimpallo di responsabilità fra “politici”, che a nulla porta ovviamente. “Colpa vostra che non fate”, “è stato il governo precedente”, “e voi all’opposizione?” Giorni di pietosi teatrini televisivi. Poi un po’ alla volta, il fatto svanisce dai tg e dai “salotti di approfondimento” perché ci sono altre impellenze, tipo la farfallina di Belen. Un discorso serio sull’ambiente in Italia non lo si vuole proprio fare. Per esempio sul fatto che il clima è cambiato, l’innalzamento della temperatura è reale. Che il problema c’è, qui e ora. Sul fatto che, data la sua conformazione molto particolare, il rischio idrogeologico nel nostro paese, è altissimo, quindi andrebbe trattato con estrema delicatezza. No a costruzioni selvagge a ridosso di alvei di fiumi che, con le piogge, si possono ingrossare. No ad abusi edilizi, contando sul fatto che prima o poi un condono sana tutto. No a opere mastodontiche su aree fragili. Sì alla pulizia dei fiumi, sì alla messa in sicurezza degli alberi, sì alla pulizia dei tombini, sì al controllo delle fognature. Fantascienza? Sembra di sì, perché in Italia c’è la mafia, che si paga tutto e tutti, a tutti i livelli. E quindi troppa gente fa come le tre scimmiette: non vede, non sente, non sa. Salvo poi urlare perché ha perduto la casa. Perché cari signori, è vero che i politici dovrebbero fare, pensare, agire in maniera sensata, ma è anche vero che il popolo dovrebbe essere “cane da guardia”, non complice. Invece la villetta a ridosso del mare piace a tutti.
© 2018 Romina Gobbo – Facebook 30 ottobre 2018