Al potere finché morte non colga – To power until death takes

Con il 71,28% dei voti, Paul Biya, leader del Movimento Democratico del Popolo Camerunese, per la settima volta è presidente del Camerun. Questo il risultato – contestato da opposizione e secessionisti presenti nelle aree anglofone del paese – uscito dalle urne delle elezioni presidenziali dello scorso 7 ottobre.
Va sottolineato che Biya, 85enne, è al potere ininterrottamente dal 1982, ovvero 36 anni. Repubblica sulla carta, ma monarchia di fatto. L’Africa funziona così. Trai suoi mali c’è anche quello dell’impossibile alternanza dei governi. Chi arriva al potere fa di tutto per rimanervi “finché morte non sopravvenga”, e poi passare il testimone ai figli. Ben Ali in Tunisia era stato al potere 23 anni. Hosni Mubarak in Egitto quasi trenta. Ma almeno questi due sono stati defenestrati. Il che sarebbe cosa buona e giusta fare anche con l’eritreo Afewerki, 25 anni di presidenza del terrore.
Ma il “premio per la longevità” va alla famiglia Ondimba, “sul trono” del Gabon dal 1967. Omar ha governato il paese per 42 anni, fino al 2009. Alla sua morte, gli è succeduto il figlio Ali Bongo, che ha fatto approvare una riforma della Costituzione che gli garantisce il potere all’infinito.

© 2018 Romina Gobbo – Facebook 6 novembre 2018

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