Da cosa scappano i migranti? – What do the migrants escape from?

Alla domanda da che cosa scappano i migranti, possiamo rispondere da tutto questo qui riportato e non solo. Perché non ho citato la ruberia delle terre (land grabbing), non ho citato le malattie (ebola), non ho citato le calamità naturali (siccità e alluvioni), non ho citato la disoccupazione, non ho citato l’inflazione (a Lagos i prezzi sono alle stelle), non ho citato le difficoltà di istruzione (là dove ci sono guerra e profughi, è difficile organizzare una scuola), non ho citato il gap informatico, dovuto alla mancanza di illuminazione costante, non ho detto che là dove non c’è luce si perpetrano violenze e abusi, soprattutto alle donne e ragazze…. Studiate gente, studiate, perché repetita iuvant sed continuata secant.

Nigeria: dal 2009 il gruppo armato islamista Boko Haram fa strage di militari e civili. L’ultimo attacco, lo scorso 14 gennaio, ha provocato distruzione in vari villaggi. 9.000 persone sono in fuga verso il Camerun.
Somalia: Mogadiscio in particolare è continuamente colpita da attentati. Il paese non trova pace dal 1986.
Eritrea: dal 1993 vige un regime dittatoriale. L’Onu ha accusato il governo di crimini contro l’umanità.
Repubblica Democratica del Congo: da vent’anni si combatte una guerra con la complicità dell’Occidente, perché il paese è uno dei più ricchi di risorse della terra.
Libia: il paese è coinvolto nel traffico di esseri umani; le carceri sono luoghi di tortura.
Camerun: al nord, soffre lo sconfinamento di Boko Haram; a est il conflitto con la parte anglofona, che da sempre rivendica l’autonomia (è una divisione tracciata a tavolino nel 1919 dalla Lega delle Nazioni).
Sudan, Darfur: dal 2013 va avanti un conflitto fra i ribelli della regione occidentale del Sudan e l’esercito di Khartoum. Sebbene oggi il conflitto sia a bassa intensità, le popolazioni sono ai limiti della sopravvivenza.
Sud Sudan: 40 anni di guerra civile per ottenere l’indipendenza. Poi ottenuta finalmente, scontro per il potere fra presidente e vice.
Centrafrica: dal 2013 il paese è nel caos. Uno scontro per il potere che è diventato anche scontro fra cristiani e musulmani.
Malawi: il 21 maggio si terranno le elezioni presidenziali. Il paese è in preda alla violenza politica: incendi e distruzione di materiali, pestaggi e intimidazione dei membri dei partiti politici dell’opposizione, diffusione di discorsi incitanti all’odio e alla discriminazione, molestie nei confronti di giornalisti e l’impedimento agli oppositori politici di partecipare a funzioni o eventi dello Stato.

© 2019 Romina Gobbo – Facebook 21 gennaio 2019

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