Ho sempre considerato un grande privilegio fare la giornalista. Soprattutto perché ti permette di incontrare le persone. Ed io ho sempre cercato l’incontro. In tanti anni di professione ho davvero incontrato tantissime persone, con alcune siamo diventati amici, con altre capita che ci si incontri ogni tanto per casualità, con altre ancora ci siamo persi di vista. Come succede sempre nella vita e nelle relazioni umane. Se dovessi fare un bilancio di oltre vent’anni di lavoro, posso dire che nella maggioranza dei casi, valeva la pena incontrare chi ho incontrato, mi sono arricchita, poi c’è stato anche qualche i@@@@a l’incontro con il quale non mi ha portato proprio nulla, ho fatto il mio dovere, ho ascoltato e ho scritto, punto. La fatica è sempre stata molta. Essere una freelance vuol dire essere il fanalino di coda delle aziende per le quali lavori. Significa prendere pochi soldi a pezzo, significa spostarti senza avere rimborsi spese, avere l’ansia da proposte – devi in continuazione farti venire idee buone, così che ti facciano scrivere -, e così via. È una corsa ad ostacoli o – se preferite – un salto nel vuoto senza paracadute. Con in più la rabbia di pagare la tessera annuale per far parte di una categoria che ti considera solo in quel momento dell’anno quando c’è da riscuotere. Perché chi sta dietro ad un desk, ben pagato – e vi assicuro che gli assunti stanno molto bene, anche se ormai lo sport nazionale è diventato lamentarsi -, non si cura proprio degli esterni. Ci sono disparità enormi fra gli assunti e i freelance. La qual cosa è ormai sconnessa con la realtà di un mestiere dove la maggior parte dei giornalista è freelance. Eppure, nonostante le ingiustizie di parità ed economiche, tu continui ad andare avanti, con le unghie e con i denti, perché da sempre ami quel mestiere, perché il “fuoco sacro” continua a bruciare in te. Perché per chi ci crede davvero, non si tratta di fare il giornalista, ma di essere un giornalista. Ed è lì che le persone che incontri fanno la differenza. È la loro bellezza che fa sì che ogni mattina ti alzi e trovi la forza per continuare a lottare.
© 2019 Romina Gobbo – Facebook 17 febbraio 2019