Al Festival Biblico la “polis” diventa protagonista – At the Biblical Festival the “polis” becomes the protagonist

Arrivati alla quindicesima edizione, gli organizzatori del Festival Biblico hanno una certezza, che la Bibbia attira. Infatti, partita da Vicenza nel 2004, la manifestazione – organizzata da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, e patrocinata dalla Conferenza Episcopale Italiana -, che si propone di portare la Sacra Scrittura fuori dal tempio, negli anni ha accolto l’adesione delle diocesi di Verona, Padova, Vittorio Veneto, Adria-Rovigo, e quest’anno, con il progetto intitolato “Fuori Festival” (perché posticipato nei mesi di giugno e luglio), si sono aggiunte Treviso, Como e Alba. Non solo. C’è anche un respiro internazionale, grazie alla partecipazione (Vicenza, 25 maggio) del medico congolese Denis Mukwege, alla prima uscita pubblica dopo la vittoria nel 2018 del Nobel per la Pace. Presentato ieri mattina a Vicenza, nei locali della biblioteca “La Vigna” (centro di cultura e civiltà contadina, ndr), dalla direttrice generale Roberta Rocelli, e fortificato dall’augurio del vescovo diocesano Beniamino Pizziol di essere capace di entrare nel vissuto delle persone, il Festival 2019 è dedicato alla “Polis”, cioè al luogo dove si svolge la vita delle persone, ma inteso non solo come insieme di edifici, ma soprattutto come rete di relazioni. Proprio del valore di parole come relazione, comunità, convivenza, si occuperà la serata di apertura (Vicenza, giovedì 2 maggio, ore 21, Officine di Manutenzione Ciclica di Ferrovie dello Stato), intitolata “Della Polis, dei cittadini”, affidata all’arcivescovo metropolita della Diocesi di Campobasso-Boiano, mons. Giancarlo Bregantini, e a Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3. Parlando di città, non poteva mancare la sottolineatura del sindaco Francesco Rucco: «si tratta di uno spazio che il cittadino vive come intimamente proprio e, per questo, ha diritto a starci bene». Questo “starci bene“ è la sfida del futuro, perché le città stanno cambiando. A seguito delle migrazioni sperimentano un pluralismo mai così massiccio, soprattutto in Asia e Africa dove, ha rilevato don Roberto Tommasi, presidente del Festival, «masse di popolazione – con provenienze religiose, culturali e identitarie diverse – si stanno spostando sempre di più dai villaggi alle città, cambiandone il volto. Questo amplifica i problemi, in primis la sostenibilità ambientale». Ma ancora una volta ci viene in aiuto la Sacra Scrittura. «Se nell’Antico Testamento – continua Tommasi – viene evidenziato il rischio che la convivenza civile si possa corrompere, nel Nuovo il punto di vista è positivo, perché per i primi cristiani le grandi città del tempo sono luoghi strategici in cui offrire la testimonianza di un modo nuovo di fare comunità». «Se il Festival cresce, il segreto è la Bibbia – ha aggiunto l’altro presidente del Festival, il paolino don Ampelio Crema -, ma anche il modo nel quale affrontiamo i temi, offriamo un dibattito. Il cammino è sempre fatto nella e con la città in cui siamo». Per tutto il mese di maggio, un ricchissimo palinsesto di eventi “illuminerà” centri storici e periferie di Vicenza e delle altre diocesi coinvolte: appuntamenti nelle piazze, nelle corti, nei chiostri, sulla cima di un condominio e pure sui ponti. Tra gli ospiti più attesi: il capo della Polizia Franco Gabrielli, Alessandro Bergonzoni, il presidente della Corte Costituzionali Giovanni Maria Flick, il francescano Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme.

La conclusione sarà domenica 26 maggio, alle 19, sempre a Vicenza, nella piazza di San Lorenzo. Il card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e l’antropologo e architetto Franco La Cecla, metteranno in dialogo dimensione spirituale e pensiero architettonico.

A Verona e Vittorio Veneto il Festival si svolgerà dal 3 al 5 maggio, per poi spostarsi a Padova e in provincia di Verona (10-12 maggio), fare tappa a Rovigo (17-19 maggio), quindi in provincia di Vicenza e Padova (15-21 maggio), per concludersi poi nella città di Vicenza (20-26 maggio).

© 2019 Testo e foto di Romina Gobbo

pubblicato su Avvenire – Agorà – sabato 6 aprile 2019 – pag. 20

 

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