Stamattina sono state tagliate le gomme di un’auto della Rai, mentre il giornalista Matteo Mohorovicich stava facendo un servizio sull’inquinamento da cromo esavalente di un ruscello a Rosà, nel Vicentino. Ma molti altri colleghi veneti sono stati minacciati a seguito di loro inchieste. La centralità del Veneto nelle questioni di mafia ha fatto sì che Libera e Avviso Pubblico il 21 marzo scorso scegliessero Padova come piazza principale per la XXIV Giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia. Non più di un mese fa in un capannone di Asigliano Veneto – sempre nei Vicentino – sono state trovate 900 tonnellate di rifiuti tossici, provenienti dal Napoletano. Il caso Pfas è la punta dell’iceberg che porta il Veneto sul podio delle aree più inquinate d’Europa. Secondo il Rapporto del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri (di Treviso) la Provincia di Vicenza e l’Arpav già sapevano della contaminazione delle acque potabili, ma hanno taciuto. Questo è il Veneto ricco: un mix di crimini ambientali, intimidazioni mafiose e omertà. Voilà!
© 2019 Romina Gobbo – Facebook 14 aprile 2019