Elezioni europee. In Veneto ha vinto la paura del “diverso” – European elections. In Veneto the fear of the “different” has won

Dunque, in Veneto ha vinto la paura del “diverso”. Il “nero brutto e cattivo” non fa dormire sonni tranquilli. Adesso si tratta di tenerlo oltre il Mediterraneo, per evitare l’invasione. Ma, anche se dovesse esserci perché ad un certo punto tutta l’Africa deciderà di venire qui, quell’invasione buona parte dei veneti non farà a tempo a vederla, perché saranno già morti o per quello che bevono, o per l’inquinamento dell’aria, o per i rifiuti tossici. Le Pfas hanno avvelenato il sangue di migliaia di persone. Lo screening sta rilevando un aumento di tiroiditi, tumori, squilibri ormonali… Si ha evidenza solo di un altro caso nel mondo di una tal portata, in Ohio. Inoltre, per la paura di bere dal rubinetto – nonostante la rassicurazione della presenza di filtri -, la popolazione ha aumentato il consumo di acqua in bottiglia… di plastica. Le “discariche” abusive aumentano: 900 tonnellate in un magazzino abbandonato ad Asigliano Veneto, tanto per dirne una. Questo mese di maggio, tanto vituperato per la pioggia abbondante, in realtà ha permesso di respirare. La Pianura Padana contende alla Polonia meridionale il primato di regione europea con l’aria più inquinata in assoluto. L’Air Quality Index – che misura l’inquinamento atmosferico – ha stimato per le zone della Pianura Padana una media di 1,5 anni di vita “persi” a causa dell’inquinamento atmosferico. Il Veneto si sta giocando quella salute che era migliorata grazie ai progressi sanitari. Mi sa che hanno ragione gli anziani quando dicono: si stava meglio quando si stava peggio. E poi non vorrei essere catastrofica, ma davanti ad un innalzamento dei mari come quello prospettato ormai da buona parte della comunità scientifica – da mezzo metro ad un metro e 20 – nei prossimi 50-70 anni, di Venezia vogliamo parlarne? Proposte ambientali nell’agenda politica ne abbiamo?

© 2019 Romina Gobbo – Facebook 30 maggio 2019

Un Commento

  1. Le persone continuano a pensare che tumori e altre malattie vengano da dio, come punizione per certe condotte lussuriose e non perchè ormai non c’è più un metro di terra dove la natura è rimasta libera dalle mani dell’uomo distruttore. In questi mesi non hanno fatto che tagliare alberi e mettere allevamenti intensivi e poi si lamentano che non ci sono più api….e ci credo che non ci sono più api! Ormai non c’è differenza tra i politici, son tutti là a pensare solo alle loro tasche. Mi dispiace ma non c’è alcuna differenza ormai e si è visto.

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