11 luglio 1995: a Srebrenica, sull’altra sponda dell’Adriatico, si consumava un genocidio che abbiamo ritenuto essere un ultimo “esempio di Medioevo”. Questo ci faceva dormire sonni tranquilli, perché ci faceva pensare che non si sarebbe potuto ripetere. Ma la verità su quell’estate è ben più pesante. Ci dice che noi europei abbiamo voltato le spalle ad una popolazione anch’essa europea – i musulmani di Bosnia -, che abbiamo finto di non capire che poco lontano da casa nostra si consumava una guerra terribile, dove lo stupro era sistematico, usato come una vera e propria arma di annientamento. Avevamo redatto carte e carte che parlavano della difesa dei diritti umani, le abbiamo ignorate. Abbiamo chiuso gli occhi volendo credere che non sarebbe più accaduto. Molti altri massacri sono venuti dopo e hanno interessato Paesi come il Kosovo, il Darfur, l’Afghanistan e, più recentemente, la Siria, lo Yemen, la popolazione rohingya…. Chi è peggiore? Chi colpisce o chi finge di non vedere? Del silenzio e dell’ignavia la storia ci chiederà conto.
© 2019 Romina Gobbo – Facebook 11 luglio 2019