Che cosa vorresti fare da grande? Mi sono chiesta oggi allo specchio. Vorrei lavorare alla radio, l’unico media che mi manca. Ho iniziato tanti anni fa come corrispondente per un quotidiano locale, poi sono passata ad un mensile. Quindi per tre anni, mi sono occupata di nera e giudiziaria per due emittenti televisive venete. Mentre la nera mi piaceva, la giudiziaria non la tolleravo. Erano gli anni post tangentopoli. A noi giovani cronisti toccava trascorrere le giornate in tribunale inseguendo avvocati e magistrati. Da lì sono passata alla conduzione del telegiornale. Poi mi sono stancata e ho cambiato completamente: addetta stampa in un’agenzia di comunicazione per enti pubblici e aziende private. Ma poi via anche da lì. Un breve periodo in agenzia di stampa. Quindi, un settimanale, dove sono rimasta per un po’, passando da redattrice a caposervizio. Poi, di nuovo, un salto nel vuoto senza paracadute. Si scrive freelance, si legge precaria, ma non tornerei indietro. Non torno mai sui miei passi. Mi piacciono le esperienze nuove. Mi ci butto a capofitto, perché mi stimolano, mi fanno sentire viva. Mi dicono che ho una voce che funziona. E, allora, AAA cercasi conduzione programma radio!
© 2020 Romina Gobbo – Facebook 1 febbraio 2020