Europa, Africa, America, Asia, Australia. Sono i nomi dei cinque continenti in cui tradizionalmente è suddiviso il pianeta terra. L’abbiamo imparato a scuola quando ancora si studiava la geografia. Ci hanno insegnato la differenza tra continente e Stato, poi il campo ha cominciato a restringersi. Abbiamo studiato quali oceani circondano l’America, l’Australia, l’Africa, l’Asia. Poi qualcosina in storia per quanto attiene l’Africa (schiavismo, colonialismo…), l’America (guerra di indipendenza). Poi basta. Siamo passati all’Europa: Germania, Francia, Inghilterra, Austria. Quindi l’Italia, che per noi italiani è diventata il centro del mondo, il punto dal quale guardare tutto il resto. Poi c’è chi ha cercato di approfondire, qualcun altro ha continuato a considerare quello dall’Europa come l’unico punto di vista possibile. L’arrivo degli americani in Italia ci ha fatto “ampliare” il punto di vista: non siamo solo italiani, siamo “occidentali”. Il resto del mondo? Non pervenuto. Negli ultimi decenni abbiamo scoperto che in Africa ci sono gli africani, in Asia gli asiatici… Che gli africani sono nigeriani, kenyoti, zambiani… Che gli asiatici sono pakistani, afghani, indiani… E da qualche settimana sappiamo che ci sono pure i cinesi. Ohibò!
Siamo occidentali. Il resto del mondo? Fino a poche settimane fa, non pervenuto. Poi abbiamo scoperto la Cina – We are westerners. The rest of the world? Until a few weeks ago, not received. Then we discovered China
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