Ma quelli che adesso “è tutta colpa delle case di riposo”, oppure “muoiono gli anziani, la nostra saggezza”, “anziani, carne da macello”… e bla, bla, bla. Prima dov’erano? Se le case di riposo straripano è perché molti figli hanno preferito “liberarsi” dei genitori, perché averli a casa e accudirli è piuttosto”scomodo”. Molti non sono mai andati a trovarli, li hanno “mollati” là, tant’è vero che ogni tanto emerge che nella casa di riposo tal dei tali, gli anziani vengono maltrattati. E il problema è la mancanza di telecamere,non i figli che non se ne interessano. Per non parlare di come il modello sociale ci vuole tutti alti, belli e fisicati. Va da sé che gli anziani ne siano esclusi. E qui salvo il Sud, dove nei confronti dell’anziano il rispetto è maggiore che al nord. Tanto che in una Napoli caoticissima, se sulle strisce passa un anziano, le auto si fermano. Quando andavo a Nairobi, in Kenya, alloggiavo dalla “Nenella”, una signora italiana conosciuta in tutto il mondo per la sua guest-house. Arrivata in Etiopia tredicenne con il padre insegnante, aveva poi deciso di trascorrere la vita in Africa. Quando l’ho incontrata era vedova, over 80, e con le figlie altrove, una in Piemonte. Le chiesi perché non tornava in Italia. Mi rispose: «Perché là sarei solo una vecchia in un ospizio, qui mi rispettano e mi chiamano “saggia”».
© 2020 Romina Gobbo
pubblicato su Facebook – LinkedIn – venerdì 9 aprile 2020