Non so se il 5G abbia davvero le conseguenze negative di cui si parla, lo lascio stabilire a chi di dovere. Quello che so è che ci stanno uccidendo lentamente almeno da quarant’anni, da quando il profitto è diventato l’unico obiettivo. Non è un mistero per nessuno che in aree ad altissima presenza di smog – come la Pianura Padana – ci sia un aumento di tumori e malattie cardiocircolatorie. Per non parlare delle Pfas, inquinanti organici persistenti (completamente scomparse dalle cronache), che hanno avvelenato i pozzi, e la cui miglior conseguenza è l’ipotiroidismo. Pertanto, se altrove si consiglia il chilometro zero, in quest’area ci si pensa due volte prima di andare dal contadino ad acquistare i prodotti dell’orto. L’acqua si beve solo se di bottiglia, naturalmente di plastica (quella che non sappiamo come smaltire). Perché nei supermercati è davvero difficile trovare l’acqua in bottiglie di vetro. Se poi parliamo di carne, non possiamo non pensare all’uso anche in via profilattica di antibiotici negli allevamenti, tanto che le persone stanno sviluppando resistenza agli antibiotici. Il problema non sono solo i virus, ma anche i batteri. E non dimentichiamo l’uso sistematico di pesticidi perché la carota la vogliamo bella sinuosa, mica bitorzoluta. In questo periodo il mare si è pulito? L’aria è più respirabile? Ricordiamocelo quando, passata l’emergenza, tornerà tutto come prima. Il Covid è solo uno dei problemi. Gli altri si chiamano petrolio, detriti chimici, radioattività, deforestazione, agricoltura intensiva, disuguaglianze sociali, etc. etc. etc. Ma, soprattutto, mors mea, vita tua. Ne sa qualcosa l’Inps visto quello che risparmierà a seguito delle morti da Corona. Ops, è vero, questa è un’altra storia.
© 2020 Romina Gobbo
pubblicato su Facebook – mercoledì 29 aprile 2020